Audace, sul trono la Juniores di Biroli. Il tecnico: “Svolta a dicembre, ora non molliamo nulla”
by Redazione Calcio Dilettante Veronese 17 Marzo 2014Un volo inaspettato. Riuscito ma non programmato. Costruito ma mai rincorso per sogni di gloria. C’è il candore di una sincera umiltà, a condire il primato della Juniores regionale dell’Audace. Nessuno si aspettava un exploit simile. In casa rossonera si godono l’ebbrezza di un primato raggiunto in sordina, sorprendendo anche se stessi. L’Audace di Biroli sorride ad un campionato che l’ha vista prima lottare per la salvezza e poi per il primato. Ora si fa sul serio: il punto in più sul Cadore va difeso con orgoglio. Giunti sulla poltrona più alta e più comoda, nessuno vuole perderla. Come l’Audace, che ora corre verso un primato che profuma di impresa sportiva.
“La svolta è arrivata dopo l’ultima di andata – spiega il tecnico Matteo Biroli, tra l’altro presidente della società e portiere della prima squadra – avevamo vinto quattro a zero e ho detto ai ragazzi che quello era il nostro punto di partenza. Hanno lavorato sodo durante le vacanze e i risultati si sono visti. Questo primato è un premio al loro impegno”.
Un volo inaspettato, il vostro.
“Sì, eravamo partiti per salvarci, poi ci siamo ritrovati lì. Ora non molliamo: possiamo farcela. Cadore e Vigasio sono comunque due ottime squadre che daranno filo da torcere fino alla fine”.
La tua squadra è la prima di un vivaio audacino in rinascita. Come procede la ricostruzione del settore giovanile?
“Molto bene, l’anno prossimo avremo anche i giovanissimi e c’è un’ottima collaborazione con la Pol.San Michele e il Borgo San Pancrazio. Premetto che questo è il primo e unico anno in cui faccio l’allenatore, il portiere e il presidente. Dalla prossima stagione ci sarà più gente e sarò molto meno impegnato: la società è in crescita”.
Torniamo ai tuoi: un giocatore da citare?
“Per non fare torti non dico nessuno perchè dovrei nominarli tutti. Se devo fare un nome, dico Luiz Herber, si è affezionato a me e io a lui, è sempre al mio fianco. Però poi in campo lo tratto come gli altri”.
L’arma in più di questa Audace?
“Il gruppo e la voglia di lavorare. In campo sono un martello: faccio un plauso ai ragazzi perchè mi sopportano. Sanno che devono lavorare. Il momento del divertimento c’è e arriva puntuale, ma solo dopo l’allenamento”.
Concludiamo, mister. Vinceste, sarebbe una rimonta epica.
“Già, ma non pensiamoci. Mancano ancora diverse partite e può succedere di tutto. La prima annata della nuova Audace sta andando bene: finisse meglio, lo dirò a tempo debito”.
Note. Nella foto, l’allenatore della Juniores audacina, Matteo Biroli, numero uno della Prima Categoria sempre all’Audace.