IL CAPITANO/ Zevio, alzare l’asticella è possibile
by Redazione Calcio Dilettante Veronese 18 Gennaio 2013Il pragmatismo del capitano. Preciso, esperto, maturo: Fabio Avanzi sale in cattedra, passando in rassegna il cammino percorso dal suo Zevio. Personaggio nuovo all’ombra del castello, Avanzi indossa i galloni del capitano per l’esperienza accumulata in anni di carriera spesi tra i sentieri della Verona pedatoria. Terzino tempista e dal piede educato, è un faro per i giovani e un riferimento per chi gli sta accanto. Nella sua valutazione c’è spazio per tutto: giudizi, pronostici, plausi, tirate d’orecchio e un sano ottimismo che non può e non deve mancare.
Capitan Avanzi, partiamo. Zevio sesto in classifica a soli tre punti dai play-off: qual è il tuo giudizio su questo scorcio di campionato?
“Siamo partiti discretamente, la squadra ha valori importanti e l’impatto col campionato è stato buono. Poi sono emersi dei problemini, abbiamo perso qualche punto per strada e c’è stato un momento di difficoltà. Ora però il gruppo ha un’identità precisa, e c’è ottimismo per il futuro”.
Il momento difficile dello Zevio, a cosa era dovuto?
“Al fatto che prima che una squadra bisogna essere un gruppo, in ogni categoria. Qui ci sono giocatori forti, ma abbiamo impiegato diverso tempo a trovare l’amalgama, e ne abbiamo risentito. Però sottolineo una cosa: non è colpa di nessuno, erano difficoltà fisiologiche. Ma è acqua passata, guardiamo avanti”.
Analizziamo: il punto forte dello Zevio?
“La propensione al gioco offensivo, abbiamo un ottimo reparto d’attacco e un gioco che permette di sfruttarlo a dovere. Non per niente, al momento siamo la squadra con più goal all’attivo”.
Il difetto?
“Purtroppo prendiamo qualche goal di troppo, va registrato qualcosa dietro. Non è il caso di puntare il dito contro nessuno, ne siamo tutti consapevoli. Miglioreremo insieme, ci sono tutti i presupposti per trovare maggiore solidità dietro”.
Un voto ai compagni: il giocatore che ti ha sorpreso?
“Matteo Soave, è veramente un attaccante completo, bravo a fare entrambe le fasi. Con lui dico anche Tommaso Cappelletti, un 1992 con ottime qualità”.
Il giovane di prospettiva?
“Matteo Mileto, sta facendo veramente un ottimo lavoro. E’ il primo anno che gioca terzino, ma ha grande umiltà, in campo è professionale, ha sempre lo spirito giusto. La sua voglia di fare l’ha portato ad imparare in fretta il nuovo ruolo, e sono contento per lui. Certo, deve crescere molto, ma ha ottime potenzialità”.
Uno sguardo al campionato: Ambrosiana favorita?
“Assolutamente sì”.
Sorpresa e delusione?
“Sorpresa il Benaco, anche se ha fatto acquisti importanti. Delusione direi l’Oppeano”.
Chi gioca il miglior calcio?
“Noi, senza presunzione. Quando c’è lo spirito giusto giochiamo veramente un gran calcio, dovremmo però avere più continuità”.
Capitano, concludiamo. Soli tre punti vi distanziano dai play-off: qual è l’obiettivo dello Zevio? Solo salvezza o qualcosa di più?
“La priorità è la salvezza, ma io sono pronto ad ambire a qualcosa di più, anche perché le qualità le abbiamo tutte. Bisogna crederci, ci sono ancora tantissimi punti in palio”.