Obbligo giovani: 1993,’94,’95 anche il prossimo anno, la conferma è vicina. Un bene o una mannaia per le società?
by Redazione Calcio Dilettante Veronese 19 Febbraio 2013Obbligo giovani, si va verso la conferma delle annate 1993,1994 e 1995 in Promozione ed Eccellenza. Rimane inalterato, invece, l’obbligo del 1993 in Prima Categoria. L’ufficialità è vicina: stando alle indiscrezioni, la LND pare intenzionata ad estendere la normativa a livello nazionale. Non ci sarà la consueta scalata delle annate: per i 1996, un altro anno per maturare; per i 1993, un ulteriore banco di prova dopo due stagioni. Nulla cambia invece, per le altre due annate che avrebbero comunque goduto dell’obbligo a prescindere da possibili variazioni.
Qual è la vostra opinione?
L’argomento, ormai è noto, è tra i più dibattuti. C’è chi è a favore, chi per principio aborrisce una imposizione. Chi ricorda il tempo che fu, dove il merito la faceva da padrone, e chi, ritenendo anacronistiche simili posizioni, appoggia l’obbligo, inquadrandolo come unico viatico per la crescita dei giovani. Trovare la ragione in mezzo a posizioni tanto distinte e tanto lontane, è impossibile, per non dire quasi inopportuno. Forse una spiegazione universale non c’è, e la verità, come spesso accade, sta nel mezzo. Lungi da noi esprimere posizioni, lasciamo a voi lettori lo spazio per discutere, consigliare, scambiare opinioni. Chi di dovere ne terrà conto, ma ad una condizione: fate del buonsenso la vostra virtù, non trasformiamo un organo di informazione in una piazza urlante. Il fascino della democrazia, del libero pensiero, o “parresìa”, come la definiva Pericle, uno dei mentori (secondo Aristotele) del sistema democratico ai tempi dell’antica Grecia, sta nella capacità di chi la sa usare. Ben vengano le incongruenze, le diversità di vedute, i sani contrasti. Ma non si esca dai confini del buonsenso: siamo anche in tempo d’elezioni, impegniamoci anche noi a proporre un buon esempio di confronto dialettico. Bene, iniziate pure: e che la forza delle idee vi sostenga.