Il ruggito di Serfilippi: “Ci danno dei vecchi, ma lotteremo fino alla fine”
by Redazione Calcio Dilettante Veronese 10 Aprile 2013Alberto Serfilippi non ci sta. Le etichette appiccicate addosso al suo San Zeno non le ha digerite. Si mormora di una squadra vecchia, lenta, dipendente da alcuni nomi sonanti presenti in rosa. Per il tecnico sanzenate non è così: il suo San Zeno merita rispetto ed attenzione, ed è pronto a dimostrarlo sul terreno di gioco:
“Mi capita di leggere le interviste dei colleghi – spiega Serfilippi – in tanti ci danno per spacciati. Invece siamo ancora lì, e non siamo per nulla una squadra vecchia e lenta”.
E’ un’etichetta che non digerisce?
“Mah, tengo conto di tutto ma non ci faccio caso più di tanto, ognuno può esprimere la propria opinione liberamente. Io però credo fortemente in questa squadra, e sono orgoglioso di esserne l’allenatore”.
Metterebbe ancora il suo San Zeno per la lotta al primato?
“Sì, in fondo la matematica lo permette ancora. Non siamo distanti dalla capolista, e qui c’è l’esperienza, c’è la mentalità giusta per provare a vincere. Altro che squadra vecchia…”
Sona favorita?
“Al momento sì, è indubbio”.
Non crede che la gioventù della truppa di Sorio possa giocare a loro sfavore nel momento topico della stagione?
“No, la gioventù non è il loro punto debole, è la loro forza. Vanno al doppio della velocità dell’intera categoria, tecnicamente sono molto bravi e hanno un gioco costruito su certezze ben precise. Non hanno grossi punti deboli, dovessero avere un calo sarà per l’equilibrio che regna nel girone, il più equilibrato degli ultimi 5-6 anni”.
La principale sfidante? Concordia?
“Sì, domenica li abbiamo affrontati: gran bella squadra. Avevo pronosticato che sarebbero arrivati a giocarsi il primo posto: non mi ero sbagliato. La rosa c’è, e domenica s’è vista”.
Gran gara, San Zeno-Concordia. Può fornirci la sua visione del match?
“Una partita bella, maschia, sempre in bilico fino alla fine. Ho visto all’opera due belle squadre, veramente. C’è stato grande equilibrio, e il pareggio è il risultato più giusto. Mi spiace per l’infortunio del loro attaccante Otoo, che s’è fatto del male in occasione del rigore poi trasformato da Masetti”.
Concludiamo, mister. Su cosa si concentrerà il San Zeno per concludere in bellezza la stagione?
“Solo su noi stessi, sulle nostre certezze. Abbiamo dimostrato di avere la stoffa della grande squadra: dimostriamolo fino alla fine. Il messaggio che lancio ai miei ragazzi è questo”.