Sarego sogna l’impresa-salvezza. Greghi e Pangrazio, veronesi oltre confine, promettono: “Sarà battaglia”
by Redazione Calcio Dilettante Veronese 6 Maggio 2013Veronesi oltre confine. In cerca di gloria, di un pezzo di storia da scrivere per se stessi. Come Nicolò Pangrazio e Nicola Greghi, in forza al Sarego, formazione vicentina d’Eccellenza. Entrambi classe 1991, sono due fiori sbocciati nel florido vivaio della Sambonifacese. Nicolò è un funambolo della mediana: al pallone dà del “tu” come pochi, ci chiacchiera, ci scherza tra finte e contro finte, par quasi pizzicarlo, come le corde di un violino. Fantasista dal piede felice, in passato è stato oggetto di serratissime trattative di mercato, rimbalzate tutte al mittente però, per la ferrea volontà di Nicolò di concentrarsi sulla carriera universitaria. Nicola invece è un difensore atipico, dalla tecnica elegante e il passo cadenzato. Duttilissimo, ricopre tutti i ruoli del reparto arretrato, e vanta inoltre anche alcune presente tra i professionisti. In comune hanno un’intera vita: il settore giovanile della Sambo, l’esordio in prima squadra, l’exploit con la formazione Berretti allora guidata da Flavio Carnovelli. Per non parlare del rapporto che li lega: Nicolò e Nicola sono amici da anni e anni. Quest’anno hanno scelto di rimanere al Sarego nonostante le difficoltà societarie che hanno investito i tigrotti del basso vicentino. Una decisione per certi versi scomoda, ma che sicuramente rende merito agli ex rossoblù.
Dopo un campionato di affanni, il giovanissimo Sarego è pronto a battagliare per la salvezza. Ai play-out sarà testa di serie: basterà non perdere, e l’impresa sarà compiuta. Ne sono consapevoli anche Greghi e Pangrazio, i quali ammettono:
“E’ stato un anno difficile – dice Nicola Greghi – perchè siamo partiti con un certo tipo di ambizioni, poi invece, a causa dei problemi societari, ci siamo ritrovati senza alcune pedine importanti e ora ci troviamo ai play-out. Ma il gruppo è unito: daremo battaglia”.
Perchè avete scelto di rimanere a Sarego?
“Perchè abbiamo ricevuto garanzie dalla società, che ha mantenuto le promesse, e da parte dei nostri compagni più esperti. Lo spogliatoio è sempre stato unito, e ci siamo ricompattati subito”.
Come arrivate agli spareggi?
“La condizione è buona – afferma Pangrazio – e la voglia di lottare non manca. Daremo tutto, fino in fondo, poi penseremo al futuro. Ma ora è fondamentale raggiungere la salvezza, nessuno vuole retrocedere”.
Chi, a vostro avviso, può fare la differenza?
“Senza far nomi, i più esperti. Sono giocatori che hanno già vissuto questo tipo di situazioni e sicuramente ci daranno quel qualcosa in più per salvarci, sono i nostri punti di riferimento”.
Come valutate il rapporto instauratosi con mister Fochesato?
“Ottimo, ha saputo creare un bel gruppo e mantenerlo unito nonostante le difficoltà. La squadra non si è mai spaccata, c’è sempre stato il clima giusto per lavorare. E’ un grande motivatore, ci siamo trovati benissimo”.
Concludiamo, ragazzi. A prescindere da come finirà la stagione, quali sono le vostre prospettive future?
“Intanto vogliamo raggiungere la salvezza, al momento non si pensa ad altro. Poi entrambi valuteremo con la società il da farsi, non c’è nulla in piedi al momento, la testa è sul campo, come è giusto che sia”.