Il San Marco si gode la salvezza. Il diesse Balestriero: “Ora rinforzeremo la rosa”
by Redazione Calcio Dilettante Veronese 8 Maggio 2013Il San Marco che non t’aspetti. Bello, pimpante, senza fronzoli. Emozione del debutto? Neanche per idea. Mister Battocchio ha tracciato la rotta, i ragazzi l’hanno seguito. Imperterriti, senza intoppi e senza indecisioni. Il risultato, numeri alla mano, parla chiaro: salvezza anticipata, con un piazzamento più che lusinghiero. Un obiettivo che era un’incognita, dopo la promozione in Seconda. Le certezze costruite in Terza, va detto, c’erano eccome. Però al ballo delle debuttanti non tutti indovinano il ritmo giusto. Calarsi in una dimensione e in una mentalità nuove è complicato, richiede tempo, dedizione, un pizzico in più di fortuna. Tutti elementi che non sono mancati, tra le fila biancorosse. Il San Marco, nei dieci mesi di campionato appena conclusi, ha saputo stupire, regalandosi parecchie soddisfazioni. All’ombra del “Bentegodi” si respira un’aria genuina, c’è la consapevolezza di aver fatto le cose per bene. E ora, in piena fase di bilanci post-campionato, il diesse Balestriero parla già di interessanti prospettive future:
“Ci stiamo godendo questa salvezza, ce la siamo meritata. La squadra ha dato ampie soddisfazioni alla dirigenza, e ora stiamo già pensando al futuro: l’intento è quello di rinforzare la rosa”.
Un piazzamento pià che lusinghiero, quello ottenuto dal San Marco. Dove individua gli elementi salienti di questa salvezza?
“Nel gruppo e nella bravura di Battocchio, che in sette anni qui alla San Marco ha ottenuto risultati eccellenti. L’armonia tra i ragazzi e la filosofia dell’allenatore hanno fatto la differenza, sono state fondamentali per la nostra salvezza”.
Quanto c’è di Battocchio nei successi del San Marco?
“Moltissimo, qui ha allenato tutte le categorie, ha fatto la gavetta, conclusa per altro con il botto con la vittoria del titolo provinciale Juniores. Da tre anni è in prima squadra e ha portato una mentalità vincente e una metodologia di lavoro che ha coinvolto tutti. Vuole che si giochi la palla: è difficile, in queste categorie, ma i ragazzi lo seguono, e la nostra manovra è stata spesso apprezzabile. Dobbiamo ringraziarlo per il lavoro che ha svolto”.
Dovessimo individuare delle figure cardine nella rosa, chi direbbe?
“Trittoni nell’ultimo periodo ha fatto la differenza. Poi dico Petrella, il nostro portiere: tanti punti li abbiamo conquistati grazie alle sue parate. Poi dico Albertini e Giardino, che in attacco hanno fatto benissimo, capitalizzando spesso il lavoro della squadra”.
Uno sguardo al campionato: San Giovanni, primato legittimo?
“Sì senza dubbio, hanno dominato in lungo in largo anche a livello spettacolare, nessuno gioca come loro. Al San Giovanni va un mio plauso personale”.
Play-off: chi vede favorita?
“Spero che salga di categoria il Borgoprimomaggio: a loro mando un in bocca al lupo”.
Concludiamo, direttore. Volgiamo lo sguardo al futuro: quali sono le prospettive del San Marco per la stagione ventura?
“L’intento è quello di mantenere l’ossatura portante e, col consenso di tutti, rinforzare la rosa. L’anno scorso abbiamo optato per una campagna acquisti condivisa: seguendo il consiglio dei più esperti, siamo andati a pescare tanti giocatori interessanti. Quest’estate, a seconda di chi rimarrà, faremo altrettanto: l’obiettivo è quello di consolidarci in categoria e di costruire le basi per eventuali piazzamenti ancora migliori”.