Il Real Vigasio esce a testa alta. Bortoletto: “Soddisfatti in ogni caso”
by Redazione Calcio Dilettante Veronese 23 Maggio 2013Fuori a testa alta. Il Real Vigasio esce dalla roulette dei play-off con una sconfitta ai supplementari, ma l’onore e la soddisfazione di aver raggiunto gli spareggi resta. L’orgoglio dell’undici di Bortoletto, arrivato sull’onda di un grande entusiasmo alla partitissima di Rosegaferro, si è infranto sullo scoglio rossoblù solo a tre minuti dal termine, quando la truppa di Campagnari, sfruttando a dovere una ficcante azione di rimessa, trovava l’agognato goal partita. Negli occhi di Campedelli e compagni un velo di dispiacere rimane, com’è fisiologico. C’era la consapevolezza di aver tutti i mezzi per affondare il colpo. C’era la speranza, l’ambizione, l’ottimismo di chi da tempo cullava sogni di gloria. A risultato acquisito però, recriminare è inutile. Meglio far tesoro degli errori commessi, e ripartire dalle certezze costruite per pianificare il futuro. E i riferimenti, a Vigasio, non mancano di certo, così come puntualizza l’allenatore Luca Bortoletto:
“Dispiace non esser passati. Ai punti avremmo vinto noi, il loro portiere è stato fenomenale in più di un’occasione, mi complimento con lui. Eravamo molto carichi, però purtroppo non è entrata, onore al Rosegaferro dunque”.
Qual è il rimpianto più grosso?
“Il rimpianto più grosso non è legato alla partita di Rosegaferro. E’ legato a diverse partite in campionato in cui avremmo potuto raccogliere punti e invece li abbiamo lasciati per strada. Con quei punti avremmo avuto la possibilità di giocare in casa con due risultati su tre, è diverso. Il rimpianto maggiore è quello, ma guardiamo avanti”.
Come ha digerito la dirigenza la sconfitta di Rosegaferro?
“Vista l’ambizione, c’è dispiacere, ma è normale. Tutti volevamo regalarci qualcosa di importante, purtroppo non ci siamo riusciti. E’ logico che ora ci sia ancora un po’ di malumore. Ma in ogni caso resta una stagione vissuta sempre da protagonisti: non dobbiamo dimenticarlo”.
Qual è il tuo giudizio sull’esperienza a Vigasio?
“Buono, senz’altro. L’ambiente è sereno, ambizioso, dà stimoli. Il gruppo è unito e devo ringraziare i più esperti per quanto mi abbiano aiutato. Io sono ancora in fase di crescita come tecnico, e avere giocatori d’esperienza aiuta molto. Dispiace non aver raccolto quanto magari avevamo prodotto, si può sempre fare qualcosa in più. Ma sono comunque soddisfatto, usciamo a testa alta”.
Concludiamo. Quali sono le prospettive future del Real Vigasio? Rimarrai anche il prossimo anno?
“Devo ancora decidere il mio futuro. L’intento del presidente è quello di proseguire la collaborazione, cercando di ringiovanire la squadra. Ma è ancora presto per parlarne, più avanti ne discuteremo e poi entrambi trarremo le rispettive valutazioni”.