Esce col sorriso la Top 22 di Alessandro Cherobin, dalla tradizionale sfida contro il Chievo. Il tennistico risultato finale, 6-0, comunque dignitoso, non deve lasciare ingannare: nei tre tempi infatti, la formazione di Cherobin ha retto l’urto con mestiere e orgoglio, terminando la seconda frazione sul punteggio di due sole reti a zero.
Importante, la prestazione offerta dal pacchetto difensivo, dove si sono messe in luce le individualità di Dal Degan, mai in ambasce, e di Munaretto, giovane cursore classe 1992 in forza al Montecchio Maggiore. Ottima anche la prova offerta dal sempreverde numero uno Gobbetti, uno che nella Top 22, da anni, è di casa.
Apprezzabile anche la filosofia con cui la selezione, radunatasi in un sol giorno senza preparazione, ha affrontato la sfida. Palla bassa, voglia di ragionare, poche palle lunghe, gettate distanti dal pericolo quando la morsa del Chievo si faceva troppo dura.
Peccato per il non goal: c’erano andati vicini, gli uomini di Cherobin. Il guizzante Gasparato, indomabile sulla corsia, come il collega Kakou, neo acquisto del Caldiero, ha trovato il pertugio giusto su calcio piazzato: notevole però, la parata di Silvestri, bravissimo a spedire la palla lontano dallo specchio.
Segnano, per la cronaca, Improta, Sestu, doppietta di Samassa, capitan Pellissier e il suggello del neo acquisto Acosty.
Resta, a mente fredda, l’immagine di una Top che ha difeso con grande dignità il movimento dilettantistico, pur in un caldo pomeriggio di fine luglio, senza preparazione, al cospetto di un Chievo già carburato e ormai pronto a lavorare sulla qualità. La soddisfazione, unita alle sensazioni positive, alle porte della nuova stagione, rimarranno, questo è poco ma sicuro. Arrivederci alla prossima!