Audace, di nome e di fatto. Biroli: “Ridiamo vita ai nostri colori”
by Redazione Calcio Dilettante Veronese 19 Agosto 2013Ottimismo, pianificazione, un pizzico di genuina incoscienza. Il nuovo corso dell’Audace ripartirà da qui. Dalle fondamenta del gruppo storico, che ha deciso di sposare la linea della nuova dirigenza; dalla verve dei nuovi, specialmente i giovani, che all’Audace quest’anno non mancano di certo.
E poi dalla voglia di mettersi in mostra, in primis dell’allenatore Donadel, che torna sulla cresta dell’onda dopo la prima esperienza in categoria, tre anni fa, a Sona.
Un mix di certezze, stimoli nuovi e interrogativi che possono diventare succose sorprese. Perchè c’è sempre il fascino dell’ignoto, ogni volta che si riparte da zero.
La rifondazione in casa Audace però, non farà rima con improvvisazione, lo si intende a chiare lettere nelle parole del portierone e presidente audacino, Matteo Biroli:
“Innanzitutto intendo ringraziare tutti coloro che hanno deciso di sposare la nostra linea. Ripartiamo con tante novità, ma con lo spirito di sempre. C’è grande curiosità, la voglia non manca e ho grande fiducia nei giovani. Non saremo di certo la squadra materasso”.
Un’Audace che non smantella, ripartendo a fari spenti.
“Esatto, ce la giocheremo con chiunque. Il nostro obiettivo è ricercare il risultato tramite il bel gioco. E’ un concetto che tutti devono aver presente qui”.
I nomi di spicco?
“Tutta la vecchia guardia, e quattro nuovi: Cinquetti, Rossin, Pangrazio e il giovane Taffarel. Mi aspetto molto da loro”.
I giovani da seguire?
“Enrico Dalla Mura e Federico Rigo, ho avuto il piacere di allenarli nelle nostre giovanili, e punto molto su di loro. A mio avviso sono un lusso per la categoria. Invece spero che Mattia Erbesato sia la sorpresa, ha qualità”.
Concludiamo. Obiettivo salvezza?
“Prima il bel calcio, poi valuteremo. In ogni caso, sì, la priorità assoluta è la salvezza, è scontato dirlo”.