Lugagnano mette l’elmetto. Gasparato: “Sarà durissima, ma venderemo cara la pelle”
by Redazione Calcio Dilettante Veronese 26 Agosto 2013Che sia Promozione o Eccellenza, a Lugagnano la filosofia societaria rimane immutata. Il valore, l’entusiasmo e le gioie di una vittoria inaspettata non hanno tolto il buonsenso alla dirigenza gialloblù.
Zero follie: il diktat è chiaro per tutti. La linea da seguire, già tracciata da un paio d’anni, è nota a chiunque vesta la storica casacca lugagnanese. Contano il gruppo, i legami, la voglia di mettersi in mostra.
Perchè a Lugagnano il calcio è ancora un sport inteso nella sua dimensione più pura. Con la “s” maiuscola, per dirla metaforicamente.
Il campionato che verrà sarà un banco di prova di grande interesse: nessuno vuol sfigurare.
Dopo il gran salto, planare su una comoda salvezza equivarrebbe a un’altra vittoria. Ne è convinto l’allenatore Gasparato, il quale ammette:
“Ripartiamo da dove ci eravamo lasciati, con pochi cambiamenti e tante certezze da cui riavviare il nastro. Vivremo l’Eccellenza in senso sportivo: se ci salviamo, bene, altrimenti, nessuno farà drammi. Ma attenzione: daremo tutto, batterci sarà difficilissimo”.
Lugagnano mette l’elmetto. Dove sarà necessario un salto di qualità nella categoria superiore?
“Nella fase realizzativa. Ci manca il bomber da quindici reti a stagione. L’anno scorso abbiamo sopperito a questa lacuna con la capacità del collettivo di andare a segno con tutti i suoi effettivi. L’auspicio è provare a ripetersi anche in Eccellenza”.
L’uomo che potrà fare la differenza?
“E’ una domanda scomoda, tendo sempre a glissare o a dire i nomi di chi ha giocato meno: sono loro che fanno la differenza. Perchè i risultati si costruiscono in sette giorni, non solo nei novanta minuti. Dico Rossi, un 1994 tornato al suo ruolo di centrale di difesa che sta facendo benissimo”.
L’acquisto di grido?
“Abbiamo fatto pochi ritocchi. Oltre ai giovani, l’acquisto di Daniele Dal Corso dal Cerea è quello più altisonante: spero ci possa dare una grossa mano”.
Una valutazione sul lavoro svolto sin qui: soddisfatto?
“Direi proprio di sì. Ho il vantaggio di aver un gruppo che sa in gran parte quello che deve fare, per cui non siamo certo ripartiti da zero. Stiamo lavorando bene, l’avvicinamento alla stagione è più che soddisfacente”.
Pronostichiamo: la squadra più accreditata alla vittoria finale?
“Guardo alle veronesi: dico Vigasio e Villafranca”.
Concludiamo, mister. Una domanda scontata: obiettivo salvezza?
“Sì, senza mezze misure. Lotteremo per meritarci la categoria, vedremo di che pasta siamo fatti”.