Un artista con le bullonate ai piedi. Passo cadenzato, un destro che fa cantare il pallone, la mente che viaggia a velocità doppia. Direttore d’orchestra spostato sui campi di calcio, Alessio Bartolomioli è uno di quei registi che, pur in un calcio fatto di corsa e intensità, sa ancora toccare la palla col compasso. In mezzo al campo detta legge. Doma il pallone con la facilità del veterano e il sorriso di un bambino, quasi si divertisse, con irriverenza, sfuggendo alla morsa degli avversari.

Pezzo pregiato del mercato estivo, Bartolomioli ha deciso di rimanere ad Illasi per guidare la squadra verso una qualificazione ai play-off assolutamente alla portata, specie dopo la qualificazione ottenuta lo scorso anno. I margini di miglioramento sono netti, e all’ombra del castello la truppa di Masorgo ne sta prendendo coscienza.

La differenza, al di là delle questioni tecniche, la farà l’armonia del gruppo. Ne è convinto lo stesso Bartolomioli, il quale profetizza:

“Non sono mai stato in un gruppo come quello dell’Illasi, veramente ottimo. Il problema è restare uniti fino alla fine, l’anno scorso qualcosa non ha funzionato, ma fa parte del passato”.

Dov’è necessario un salto di qualità?

“Okonji deve segnare di più! (Ride). Scherzi a parte, non c’è un punto debole. Forse la fase difensiva, ma col mercato sono arrivati ottimi difensori”.

La squadra da battere?

“Una su tutte: l’Aurora Cavalponica”.

Concludiamo, Alessio. Obiettivo play-off?

“E’ migliorare il risultato dello scorso anno. Ai play-off eravamo già arrivati…”