Caldiero sbanca Oppeano: la partitissima si tinge di gialloverde. Il ds Brutti: “Favoriti dagli episodi”
by Redazione Calcio Dilettante Veronese 2 Dicembre 2013Clash of titans: oltremanica le chiamano così le partitissime. Non conta la categoria: in ogni campionato ci sono le big. Oppeano-Caldiero di ieri era senza dubbio la partita di cartello. Quella di cui tutti parlano, di cui si scrive, si (s)ragiona, quella da non perdere.
Il match ha senz’altro accontentato chi cercava una domenica all’insegna del buon calcio: cinque reti, un rigore parato, la rimonta sfiorata e la goleada conseguente. Non deve trarre in inganno, il roboante punteggio finale.
Oppeano-Caldiero è stata partita maschia, combattuta, di quelle vere, sempre incerte, sempre in bilico. Contesa vibrante, a tratti spettacolare. La cronaca parla di un Caldiero avanti di due e di un Oppeano mai domo che accorcia e poi si vede strozzare in gola l’urlo della possibile, e incredibile rimonta. La chiave di volta del match è ancora dentro i guantoni di Abderrahim Afyf, il numero uno termale.
Minuto 35′ della prima frazione: c’è un rigore per l’Oppeano. Sul dischetto va Favalli, bomber indiscusso dell’undici di Boron. Afyf però non si fa sorprendere. La palla è centrale, i guantoni incocciano sulla sfera, deviandola fuori dallo specchio. Fosse entrata, probabilmente, oggi racconteremmo un’altra partita.
Dal pari alla goleada: il resto del racconto si può riassumere così, in quattro parole. L’Oppeano spinge, si scopre, fa tremare il Caldiero ma non passa. Gli uomini di Possente mostrano il loro lato più cinico: danzano due palloni dalle parti di Dusatti, il Caldiero confeziona due goal. Finisce 1-4; per il Caldiero, sempre più capolista, è festa grande.
“Siamo stati favoriti dagli episodi – commenta il diesse del Caldiero Fabio Brutti – in campo s’è vista una gran partita, equilibratissima e sempre incerta. Siamo stati bravi a concretizzare le occasioni avute, penso sia questa la valutazione più esatta della gara. Fosse entrato il rigore, non so come sarebbe andata a finire”.
Ora, a due gare dal termine del girone d’andata, i punti di distacco tra le due corazzate sono 5. Caldiero 30, Oppeano 25. Brutti, da ex, un commento sull’Oppeano?
“Lo dico sinceramente: una gran bella squadra, strutturata a dovere, con uomini di grande livello in ogni reparto. Saranno protagonisti nell’alta classifica, questo è poco ma sicuro. Lo ripeto: la differenza l’hanno fatta gli episodi. Chi ha visto la partita può confermarlo”.
Intanto il Caldiero, dedito più al lavoro sul campo che a inutili proclami, è là davanti, a più 3 dalla sorprendente Virtus, la più diretta inseguitrice, che tra l’altro aveva bloccato sul pari lo stesso Caldiero. Cosa ha permesso al Caldiero di cominciare a correre, dopo un inizio difficile?
“L’unità del gruppo ma mi rendo conto sia una frase fatta. Sarò preciso: a mio avviso, il merito maggiore va a Possente. Ha dato alla squadra una spinta motivazionale che è difficile da spiegare per chi non vive la realtà Caldiero. C’è gente che gioca due minuti e va comunque ai mille allora. E’ ovvio che a calcio si gioca coi piedi, ma di settimana in settimana mi rendo conto che il lavoro mentale svolto da Possente sta facendo la differenza. S’è visto a Zevio, a San Martino in Coppa, a Belfiore nel derby e ieri con l’Oppeano. Nelle partite che contano non abbiamo mai sbagliato l’approccio. Penso siano state le motivazioni, che spero rimangano sempre così, a darci la spinta per risalire dopo un inizio così così”.