Ambrosiana, la salvezza è una questione di maturità. Il ds Bergamaschi: “Pagati errori di ingenuità. Serviranno da lezione”
by Redazione Calcio Dilettante Veronese 9 Gennaio 2014Un esame di maturità lungo cinque mesi. Questo sarà, in parole povere, il girone di ritorno per l’Ambrosiana di Marco Montagnoli. Compagine giovanissima, la truppa dei “Diavoli della Valpolicella”, pur stazionando nella pancia della classifica, senza troppi patemi, ha pagato lo scotto dell’approdo in categoria di tanti suoi giovani.
E’ l’inesperienza, il male più grande di un’Ambrosiana che comunque ha difeso l’onore con orgoglioso agonismo. Va fatto un plauso a Montagnoli, che sta, numeri alla mano, portando in salvo una squadra che spesso schiera quattro, addirittura cinque sotto quota. A Sant’Ambrogio il progetto giovani è una virtù e una necessità insieme, e i fiori di un lavoro iniziato anni fa, come da qualche tempo a questa parte, stanno germogliando con impressionante qualità.
“Siamo in linea con gli obiettivi – commenta il diesse Mattia Bergamaschi – anche se, devo dire, abbiamo lasciato qualche punto per strada per troppe ingenuità. Ci servirà da lezione”.
L’Ambrosiana è una formazione giovanissima. La salvezza però, sembra a portata di mano.
“Sì, sono fiducioso. Montagnoli sta facendo un gran lavoro, soprattutto coi giovani. I ragazzini si stanno comportando bene, alcuni sono maturati tantissimo, Moscatelli su tutti”.
Uno sguardo al campionato. La favorita tra le tre regine?
“L’Arzignano per la compattezza della rosa. Io punterei su di loro per quanto ho visto”.
Il miglior calcio chi lo gioca?
“Pozzonovo, mi ha stupito”.
Concludiamo, direttore. La salvezza, quest’anno, è l’equivalente di un esame di maturità.
“Esatto, dovremo far tesoro dell’esperienza accumulata nel corso del girone d’andata per non ripetere più certi errori. Poi le qualità le abbiamo, dobbiamo tirarle fuori e non farci sorprendere. La salvezza è alla portata, ne sono convinto”.