San Zeno macchina da guerra, ora è primato. Il tecnico Guerra sentenzia: “Avanti così”
by Redazione Calcio Dilettante Veronese 10 Febbraio 2014Se vincere è difficile, ripetersi lo è ancora di più. Solo in pochi ci riescono. Ci vuole fame, pazienza, qualità, un pizzico di fortuna che non guasta mai. Al San Zeno lo sanno bene. Al primato dello scorso anno condiviso col Concordia, poi non tradottosi in promozione per la duplice sconfitta nell’accoppiata spareggio-play-off, risponde, quest’anno, un altro primato.
Il San Zeno che tutti s’aspettavano tra le battistrada è tornato là dove voleva: in testa alla classifica. L’ha fatto con una prestazione maiuscola, coincisa con una roboante vittoria per quattro a zero con una diretta concorrente, il Casteldazzano di Adelchi Malaman. E’ presto per parlare di sogni di gloria. La capolista, però, non può passare inosservata.
“Abbiamo vinto una partita molto importante – commenta il tecnico sanzenate Vasco Guerra – in cui il nostro attacco s’è dimostrato davvero notevole. Sono tre punti cruciali, proseguiamo su questa strada”.
Un primato che rispetta i pronostici settembrini, il vostro.
“Non parlo di pronostici, so di avere una squadra con una buona qualità tecnica ed un gioco offensivo chiaro a tutti i ragazzi che sta premiando il nostro lavoro. Ciò che più mi piace è questa identità che abbiamo: non cambia mai. Giochiamo sempre per fare la partita e questo è fondamentale per provare a vincere”.
Un girone equilibratissimo, l’A di Prima Categoria.
“In effetti non c’è tanta differenza tra le squadre, siano esse le prime o le ultime. Per questo è impossibile pronosticare gli eventi futuri”.
Qual è la concorrente più agguerrita, mister?
“Direi il Bussolengo, anche se il Povegliano è la squadra che più mi ha impressionato”.
L’arma in più del San Zeno?
“L’attacco, Murari e Bertoletti stanno dando garanzie in fatto di prestazioni e marcature”.
Concludiamo, mister. San Zeno di nuovo in testa: che sia l’anno buono?
“Riportare la squadra in Promozione è il mio obiettivo, dico solo questo. I conti li faremo alla fine, non sono il tipo che ama i proclami”.