Concordia, serve più spada e meno fioretto. Il presidente Giavoni: “Meno belli e più concreti, per la salvezza occorre badare al sodo”
by Redazione Calcio Dilettante Veronese 13 Marzo 2014Più spada e meno fioretto: serve concretezza. Meno eleganza e più sobrietà: al Concordia va tolto lo smoking. Bello, giocoliere e manovriero a detta di tutti, l’undici di Menegotti, come Narciso, ha la pecca di rimirarsi troppo senza incidere. Su Masetti e compagni, da qualche tempo, pende un’etichetta: si dice che il Concordia sia la squadra che gioca il miglior calcio ma che, suo malgrado, tira meno in porta. Ed è proprio qui, il male dei borgomilanesi. Nei momenti decisivi bada troppo all’effimero. Non è l’atteggiamento migliore, per una squadra che deve salvarsi. In via Zorzi però, lo sanno bene. Dagli errori, al Concordia, hanno sempre saputo trarre grande giovamento. Piccolo Davide tra tanti Golia, come l’anno scorso, i biancoviola hanno saputo stupire ancora. La stagione passata vincendo a sorpresa, in questa, invece, volando verso una salvezza per la quale pochi, probabilmente, avrebbero scommesso. Nessuno toglie loro il merito d’aver disputato comunque un gran campionato. Serve però una piccola inversione di tendenza, così come spiega il presidente del Concordia, Marco Giavoni.
“Siamo troppo belli e poi non concludiamo le partite – commenta Giavoni – giochiamo molto la palla, ma in certi frangenti siamo troppo leziosi, dovremmo cambiare qualcosina”.
Dove vorresti una svolta?
“Nella gestione delle situazioni cruciali, siamo troppo dediti alla bella giocata. In difesa qualche volta si può spazzar via, là davanti invece bisogna segnare. Le occasioni le creiamo, il gioco produce, ma se non concretizziamo si fa dura”.
Come vedi la lotta salvezza?
“Apertissima e molto incerta, molto si deciderà alla fine della stagione”.
Uno sguardo all’alta classifica. Caldiero e Oppeano?
“Tutte e due con l’Oppeano favorito, li ho visti davvero bene”.
Il miglior calcio chi lo pratica?
“All’andata mi hanno stupito Montebaldina e Belfiorese, mentre ora ripeto l’Oppeano, davvero una gran squadra, bella e concreta”.
Concludiamo, presidente. Cosa ti rende ottimista in chiave salvezza?
“Il fatto che l’ambiente è molto tranquillo e che abbiamo praticamente tutta la rosa a disposizione. Corriamo anche noi per la salvezza, vediamo se anche quest’anno ci riesce la nostra piccola grande impresa”.