Vince l’Hellas, perde lo sport veronese. “Bentegodi” vuoto al derby: era questo che volevamo?
by Redazione Calcio Dilettante Veronese 6 Aprile 2014Doveva essere una festa di sport. Doveva. E invece non lo è stata. Non lo è stata per niente, perchè un evento senza pubblico non è un evento. Il “Bentegodi” semivuoto al derby, la partitissima, la stracittadina che da più di un decennio non animava il popolo dei veronesi è l’immagine simbolo di un flop (la scelta di far lievitare clamorosamente i prezzi del biglietto)assurdo e raccapricciante. Perchè Chievo-Hellas doveva essere una festa, lo ripetiamo. Voluta, attesa, intrisa di pathos e di sfottò, di previsioni e di scaramanzie, di tifo e di fiato sospeso. Attendevamo il boato del “Bentegodi”, il tutto esaurito: non c’è stato. O meglio: onore a chi c’era. Ma l’affluenza era, come dire, da ‘partita qualsiasi’. Sonora e tonante, è arrivata la sconfitta peggiore che potesse arrivare.
Al di là del risultato del campo, Verona intera avrebbe dovuto sperare di esserci, di dire io c’ero. E invece ha preferito, a ragione, starsene da parte. Magari mugugnando, ma non allo stadio. Il folle rialzo dei prezzi ha prodotto un solo risultato: uno stadio dall’aspetto desolante, teatro di una sfida partita in sordina e finita al cardiopalme, dove Chievo ed Hellas ci hanno messo l’anima, soprattutto nella combattuta seconda frazione di gioco. I fedelissimi pure, siano essi di una o dell’altra fazione. Ma gli irriducibili non fanno testo: sono una categoria dello spirito a parte. Loro ci sono sempre e comunque, in ogni dove. Onore a loro. Ma le famiglie? Il popolo di spettatori dove l’hanno fatto andare? Il calcio è o non è uno spettacolo? Attendevamo di vedere le due squadre della città scontrarsi nella massima serie. Attendevamo di vivere una giornata di grande sport con un grande pubblico: non c’è stata. Se in campo, per fortuna, non si sono risparmiati, sugli spalti sono stati costretti a scelte forzate. Cinquanta euro per un biglietto in tribuna coi tempi che corrono è un invito alla partecipazione? Il derby si gioca due volte l’anno, ed è di tutti: perchè concederlo a pochi? E’ il “Bentegodi” da horror vacui il teatro che attendevamo da più di un decennio? Impossibile. Ha vinto l’Hellas, ma ieri ha perso lo sport. Chi ha colpe si metta la mano sul cuore: non è questo il trattamento che s’aspettava la Verona nel pallone. Peccato che per rimediare sia già troppo tardi.