Sorride il Gambellara in salsa veronese. Così Logiudice: “Andati oltre ogni più rosea aspettativa. Ma l’appetito vien mangiando”
by Redazione Calcio Dilettante Veronese 11 Aprile 2014Partire in prima e finire in quinta marcia. In sordina, a fari spenti, senza far troppo rumore. A passi tardi e lenti di petrarchiana memoria, l’Elettrosonor Gambellara ha scalato il girone M di Seconda Categoria. Nessuno se l’aspettava: l’undici di Cavedon ha sovvertito ogni pronostico. Doveva essere salvezza tranquilla, sarà invece lotta play-off. Il Gambe, ora, oltre al sorriso mostra i muscoli. L’appetito vien mangiando: difficile pensare che la truppa vicentina si tirerà indietro nel finale di stagione. Può essere che la ciliegina sia addirittura più buona della torta, ed è inopportuno credere che ci vogliano rinunciare.
Perchè se la voglia di volare è quella di Icaro, il buonsenso è quello di Dedalo. Il cosiddetto volo pindarico non fa parte dell’immaginario gambellarese. L’Elettrosonor s’è scoperta grande pian piano, costruendo di settimana in settimana un gruppo che ha saputo stupire. Ai confini con Verona non si sono fatti mancare niente: per ripartire in grande spolvero la dirigenza s’è mossa con stile, dalla campagna acquisti per finire alla cura della truppa. Come ogni vincente il Gambe ha i suoi segreti. Oltre a quelli di campo, incuriosiscono gli aneddoti che contraddistinguono l’annata rossoblù. Il primo riguarda i veronesi: c’è una piccola colonia scaligera in rossoblù, formata dal terzetto Logiudice-Dalla Benetta-Buoso. Il secondo, riguarda il covo, il luogo di ritrovo del Gambellara: la taverna “Su al monte”, piccola roccaforte dove, tra un buon bicchiere e un risotto fumante, mister Cavedon forgia il suo gruppo.
“Siamo un gran bel gruppo – commenta Sebastiano Logiudice, ex Lonigo d’Eccellenza e Colognola – eravamo partiti con l’umile obiettivo di una salvezza tranquilla. Pian piano abbiamo capito invece che il Gambellara avrebbe potuto lottare per qualcosa di più. Non ci siamo posti grandi obiettivi, abbiamo vissuto alla giornata ed eccoci qui, pronti a gicoarcela per un posto ai play-off”.
Una piccola tra le grandi per un posto al sole.
“Già, nessuno se le aspettava. Le candidate erano ben altre. Però non siamo inferiori: non partiremo battuti”.
Domenica scorsa avete inflitto l’unica sconfitta del girone di ritorno alla capolista Almisano. Un messaggio chiarissimo alle rivali.
“Aver battuto l’Almisano ad un passo dal traguardo è una grande soddisfazione, vuol dire che siamo arrivati nella giusta condizione psicofisica al periodo che conta. In ogni caso, complimenti a loro: vinceranno il campionato”.
L’avversario da evitare?
“Non c’è: sono tutte forti. Però se devo dirne una, dico la Cervarese”.
Quanto pesano gli infortuni? L’altro veronese, Dalla Benetta, è out per un grave malanno al ginocchio.
“La perdita per infortunio di due bomber di razza e di forte personalità come Nicola Dalla Benetta e Giulio Baldiotti avrebbe potuto indebolire l’organico e togliere certezze. Tale assenza ha invece responsabilizzato di più i giocatori e insieme alla crescita di due giovani promesse datate 1992 come Andrea Dusi e Emmanuel Afriyie sotto l’ala protettrice del più navigato Luca Buoso ha permesso di riacquistare fiducia e i gol necessari all’obiettivo”.
Concludiamo. Play-off ad un passo: la ricetta per non sbagliare le partite che contano?
“Serenità, impegno e concentrazione faranno la differenza, mentre non dovremo mai perdere il nostro spirito umile ed operaio. Ci possiamo ancora togliere delle soddisfazioni, ne sono convinto”.
Nelle foto, Logiudice, colonna veronese del Gambellara, e la squadra riunita a cena, nella taverna “Su al monte”.