Campagnari ringrazia Rosegaferro per il biennio trascorso assieme: “Una bella avventura, ora torno su piazza. Sono alla ricerca di nuovi stimoli”
by Redazione Calcio Dilettante Veronese 16 Maggio 2014Si chiude il ciclo-Campagnari a Rosegaferro. Nel biennio, un miracolo promozione e un’amara retrocessione. L’alfa e l’omega a confronto a distanza di soli dodici mesi. Rosegaferro con Campagnari ha toccato il cielo con un dito, raggiungendo, lo scorso anno, una Prima Categoria per la quale pochi, in cuor loro, si sentivano di cullare ambizioni. Invece l’ex tecnico della Juniores del Vigasio ha lavorato dalle basi, con pazienza, portando una metodologia nuova per Rosegaferro che, alla lunga, ha premiato.
La stessa ricetta però, non ha funzionato nel campionato da poco concluso. Complici una serie di eventi sfavorevoli e di gravi infortuni che hanno ridotto all’osso la truppa rossoblù, il Rosegaferro non è riuscito a regalarsi un’altra stagione da incorniciare. Ha venduto cara la pelle anche nel momento peggiore, ma non è bastato. Drammi, però, non se ne fanno. Da pochi giorni la società e il tecnico hanno optato per una separazione consensuale, che Campagnari commenta così.
“Resterò sempre in buoni rapporti con questa società, lascio perchè sono alla ricerca di stimoli nuovi e di una avventura che mi permetta di lavorare cercando di mettere in pratica la mia idea di calcio. A Rosegaferro intendevamo il calcio in modi diversi, ci siamo confrontati e ho preso questa decisione”.
Il bilancio del biennio, comunque, è complessivamente positivo.
“Sì, l’anno scorso è stato fantastico. Sono arrivato per cercare di salvare il salvabile, e cambiando allenamenti e mentalità siamo riusciti a costruire qualcosa di importante. La promozione dell’anno scorso resterà sempre nei ricordi dei miei ragazzi. Quest’anno purtroppo abbiamo giocato con la squadra che avevamo pensato in estate fino all’inizio del girone di ritorno. Poi ci sono stati troppi problemi, ma non facciamo drammi”.
Il rimpianto?
“Avrei voluto lasciare salvando la squadra, ma sono arrivato all’ultima partita con due ’98 in campo. Abbiamo avuto davvero tanta sfortuna, sia a livello di reti non segnate per poco o subite all’ultimo, sia a livello di infortuni gravi. Il Rosegaferro saprà comunque rialzarsi, è strutturato per far bene in un campionato come la Seconda”.
Ora torni su piazza, l’obiettivo?
“Vorrei mantenere la Categoria, in cui penso di starci senza problemi, lavorando in una squadra che ha un progetto biennale, con la possibilità di pensare in prospettiva. Sono aperto anche a colloqui con squadre del basso est veronese, io abito a Santa Lucia ma lavoro ad Isola Rizza, dunque la cosa è più che fattibile. Vedremo cosa si riesce a fare”.