Tommasini confeziona il miracolo al 90′, Avesa salva. Il goleador: “Un’altra impresa, ora godiamocela”
by Redazione Calcio Dilettante Veronese 20 Maggio 2014Perchè le favole abbiano un prosieguo serve qualcuno che le sappia scrivere. Ad Avesa, mancava l’ispirazione per l’ultimo capitolo, l’ultimo racconto di una stagione vissuta sul filo di lana, in lotta per la salvezza, col groppo in gola e il cuore che fibrilla fino all’ultima giornata. A far tornare il sorriso a chi ha dovuto digerire i play-out, spareggi che l’Alighieri non saprebbe se definirli un girone infernale o una sorta di Purgatorio, ci ha pensato colui che meglio non potrebbe rappresentare i colori rossoblù: Leonardo Tommasini, sedici anni ininterrotti sotto la crocetta. Una sola maglia, una sola fede: Leonardo è nato e cresciuto calcisticamente con la casacca helladina cucita addosso. La sente sua come pochi. Il destino ha scelto che fosse proprio lui, giusto al 90′, dopo una gara di continua sofferenza, a squarciare le nubi scese sul ‘Ligabò’.
“Per fortuna è entrata – commenta Leonardo – è stata una liberazione. Il fatto di esser riuscito a contribuire alla salvezza dell’Avesa, squadra in cui gioco da sempre, per me ha un qualcosa di speciale”.
Ha segnato col piede destro, il suo preferito, con un tocco d’esterno beffardo, maligno, di quelli che i portieri non intuiscono mai.
“E’ stata una partita difficile per noi – prosegue Leonardo – loro hanno giocato meglio e avuto più occasioni, pure un rigore che Antonini ha parato. Ma il calcio va così, è imprevedibile”.
Altro miracolo salvezza. L’Avesa resterà un altro anno in Prima Categoria.
“Per noi è un miracolo sportivo. Ad Avesa si gioca senza nessun rimborso, solo per passione, e il campo spesso non è all’altezza di una prima categoria, è un grosso impedimento sia per gli allenamenti che per le partite. In mezzo a tante difficoltà però ci siamo salvati lo stesso, tutto è bene quel che finisce bene. Ringrazio tutti coloro che hanno fatto parte di questo gruppo, e in particolar modo il presidente Ivano Avesani, con cui mi lega un rapporto di stima e amicizia che vanno al di là dell’aspetto sportivo. Ora godiamoci quest’impresa!”