Debora e Daiana Mascanzoni, parola d’ordine: condivisione. Storia di due sorelle legate dalla passione per il calcio
by Redazione Calcio Dilettante Veronese 23 Maggio 2014Sorridere al mondo con un pallone tra i piedi. Le sfide coi cugini sulla terrazza. Il ricordo dei maschietti beffati sul campo quand’erano piccole. Il tifo per l’Inter, unico grande amore calcistico. I ricordi legati al calcio per Debora e Daiana Mascanzoni, giocatrici del Real Bardolino, sono parte delle condivisioni più volute e cercate da loro stesse. La vita le ha messe lungo la stessa strada: l’hanno percorsa assieme, col sorriso sulle labbra. Debora e Daiana condividono anche il lavoro nella macelleria di famiglia a Calmasino. Nulla le separa.
“Ci vogliamo bene e quando è possibile cerchiamo di stare assieme – spiega Debora, la più grande – vogliamo mandare avanti la macelleria di famiglia. Il sogno sarebbe aprirne una a Londra o a Barcellona”.
Per le Mascanzoni, galeotte furono le partite dell’Inter. Il loro amore per il calcio nacque davanti alla tv, accanto al padre, interista irriducibile. In quei novanta minuti da telespettatrici, scoccò una scintilla che ancora oggi arde. Il 2013 è stato l’anno propizio per un desiderio comune coltivato sin da piccole: ritrovarsi su un campo di calcio con la stessa maglia. Prima, per i tre anni di differenza che le dividono, non c’erano mai riuscite.
“Per noi è un piccolo sogno che si è realizzato – commenta Daiana, la più piccola – ci eravamo incontrate quando mia sorella giocava nel Venezia, ma assieme avevamo giocato solo da piccole, coi nostri cugini”.
La passione per il calcio a casa Mascanzoni ha contagiato tutti, mamma compresa, che, ironia della sorte, si era ripromessa di non seguire più nessuna partita, visti i precedenti del marito, ex calciatore, da lei definito ‘macellaio’ in campo come nella vita.
“E’ vero – sorride Debora – alla fine anche nostra madre ha dovuto seguirci. Dovremo sempre ringraziarla per il supporto che ci ha dato. Siamo riuscite però a farla contenta provando a fare le ballerine. Daiana è durata un mese solo: voleva guidare lei il ballerino e non si può! Io invece ho ballato per otto anni e un giorno tornerò a farlo, per piacere mio e per la gioia di mia madre”.
Debora e Daiana, divergono solo nelle scaramanzie. Daiana dice di non averne, Debora invece coltiva una cabala particolare.
“Non credo alle scaramanzie – racconta Daiana – io perciò non ho riti particolari. Mia sorella invece sì: indossa sempre lo stesso intimo, dice che le porta bene. In comune invece abbiamo lo stesso tatuaggio: due ‘D’ incrociate realizzato dalla nostra amica Melania Gabbiadini”.
Ora che il campionato è concluso, Debora prosegue la propria routine, Daiana invece, è partita all’avventura. Ha comprato un biglietto per Londa: sola andata. Motivazione? Scoprire un mondo diverso, senza porre limiti alla provvidenza. La sua avventura oltremanica è appena iniziata.
“Sono partita all’avventura – conclude Daiana – volevo scoprire un mondo diverso da Verona e dall’Italia, non so cosa troverò a Londra e quanto rimarrò. E’ un’esperienza di vita che cerco di vivere bene, spero sia positiva, è appena iniziata”.