Isola, il tecnico Menini salva la squadra e lascia: “Grazie a tutti, faccio un plauso a questi ragazzi meravigliosi”
by Redazione Calcio Dilettante Veronese 5 Giugno 2014Un addio col sorriso sulle labbra. Stefano Menini salva l’Isola Rizza e saluta l’ambiente a testa alta. Il suo successore sarà comunicato a giorni dalla società. Menini, porterà in cuore il fiero ricordo d’aver compiuto, in sole nove giornate, quell’impresa salvezza che ad Isola Rizza davano ormai tutti per impossibile. Invece, pur passando dai play-out, Cerchier e compagni hanno conquistato l’agognata permanenza in categoria. Erano due anni che l’Isola, data sempre per quasi spacciata dai più per la bassissima età media, sfiorava l’accesso ai play-off con una rosa giovanissima. Quest’anno lo scherzetto non è venuto alla perfezione, ma non si può voler tutto: non sempre le ciambelle riescono con il buco.
“Sono subentrato a nove giornate dalla fine con la squadra demoralizzata al penultimo posto – commenta il tecnico Menini – Amo le sfide e questa sembrava impossibile. Posso dire che è stato un piccolo capolavoro con una soddisfazione pari ai campionati che ho vinto”.
Il segreto? Come hai impostato il lavoro in ottica salvezza?
“Anche se il tempo era poco, il progetto era quello di lavorare con la squadra molto sull’aspetto psicologico e tattico, cercando di portarla alla partita dei play-out con una sua ben precisa identità”.
Come è stato l’approccio con i ragazzi in una situazione così difficile?
“Ottimo. Devo ringraziare i ragazzi che mi hanno dato la loro piena disponibilità sin da subito credendo nelle mie idee. Mi hanno seguito in tutto, e partita dopo partita hanno sempre di più riproposto in campo quanto provavamo durante la settimana”.
La soddisfazione più grande?
” Quella di aver visto la speranza crescere sempre di più per meriti nostri. Questa salvezza i miei ragazzi se la ricorderanno, faranno tesoro di questa rincorsa. Abbiamo viaggiato ad una media punti da play-off, ma quello che di più conta è che la squadra ha acquisito autostima ed una sua ben precisa idea di come interpretare le partite nelle due fasi di possesso e di non possesso palla. I ragazzi devono essere orgogliosi di quello che hanno fatto perchè hanno fatto un’impresa che, nel suo piccolo, ha fatto la storia sportiva loro e dell’Isola Rizza. Non sarò più il loro allenatore, ma non importa, i rapporti, anche se coltivati in poco tempo, resteranno: grazie di nuovo a tutti”.