A Povegliano cambiano gli interpreti ma non il copione. Il diesse Dal Santo: “Obiettivo play-off: ripetiamoci”
by Redazione Calcio Dilettante Veronese 12 Agosto 2014Ripetersi. Difficile, ma non impossibile. Il Povegliano prova a fare la fotocopia del campionato scorso. Ripeterlo è l’obiettivo nemmeno troppo celato della società e del tecnico Pedron, riconfermato in panchina assieme al suo fidato staff. Molto è cambiato rispetto alla scorsa stagione, ma non conta. Diversi saranno gli interpreti, non il copione. Il Povegliano merita e vuole i play-off: a sottolinearlo, è il direttore sportivo Flavio Dal Santo.
“Proviamo a ripeterci – è il messaggio di Dal Santo – sono consapevole che i cambi in rosa non sono stati pochi, però confido nel valore dei nuovi, ho molta fiducia in loro. Sono sicuro che sapranno dare molto alla causa”.
Il mercato, a Povegliano, è stato foriero di grandi novità. A partire dai due nuovi portieri, Marco Mascellani (’75) giunto dall’Alba B.Roma e Mauro Tedesco (’93) dal Rosegaferro. In difesa riconfermati Davide Biasi, Matteo Accordi, Mattia Zabberoni e Davide Redolfi, ai quali sono stati aggregati i promettenti Juniores Cristian Scardoni (’95), Ivan Binaschi (’97) e Filippo Marchiori (’94). Il centrocampo registra l’arrivo di Nicola Iacobucci dal Casteldazzano e il rientro dal prestito al Lugagnano del giovane classe 1997 Matteo Dalla Pellegrina. Ai due si aggiungono i riconfermati Davide Gianelli, Sebastiano Perbellini, Giacomo Vincenzi, Nicolò Cordioli e il neo papà Marco Curcio. Molto rivoluzionato il reparto d’attacco dove sono rimasti solo Lorenzo Mailli e Mirco Dindo. Ai due si aggiungono i nuovi arrivati Luigi Scalise (’86 dal Real Vigasio), Daniele Magagna (’88 dal Casteldazzano), Antonio Barreca (’92 dall’Alpo Lepanto) e il super Bomber di Terza categoria 2013-14 Vito Michele Quaranta, classe 1993 promosso dal Giovane Povegliano dopo i 24 gol dell’anno scorso. Il diesse Dal Santo è più che soddisfatto del lavoro compiuto: la delusione post-sconfitta nello spareggio con il Cadidavid è storia vecchia, vecchissima. Pedron e soci hanno già voltato pagina.
“Qui a Povegliano c’è un ambiente ideale per lavorare bene – conclude il diesse – i nuovi si inseriranno alla perfezione. Il nostro pregio è che non mettiamo pressione ai giocatori. Senza, sono liberi di mettere in mostra le loro qualità. E’ il nostro spirito, pensiamo sia il migliore per una realtà come la nostra. Ripartiamo convinti per arrivare nelle prime cinque, poi vedremo. Dovremo passare da Audace, Pastrengo, San Zeno e compagnia, ma vedrete, non saremo da meno”.