Avesa brinda al primo successo stagionale. Mario D’Aleo mostra il sorriso e scherza: “Domenica vinto con merito. La salvezza? Raggiungiamola assieme allo scudetto della Roma. In fondo ad Avesa i romanisti non mancano…”
by Redazione Calcio Dilettante Veronese 14 Ottobre 2014Mani al cielo. L’Avesa finalmente ritrova il sorriso. Alla sesta giornata, dopo un inizio difficoltoso in fatto di punti, l’undici di Marconi ha indovinato, sul terreno amico, il primo successo stagionale. Tre punti che ad Avesa arrivano come una manna dal cielo. Il positivo responso del campo era necessario: non si può vivere di sole prestazioni, di sole pacche sulla spalla.
“L’inizio è stato molto difficile – ammette Mario D’Aleo, punta dell’Avesa, uno tra i giocatori più rappresentativi dell’undici colligiano – abbiamo giocato alla pari con tutte, ma le sconfitte, sono sincero, erano meritate. Errori nostri sia davanti sia dietro non ci hanno permesso di fare risultato. La vittoria di domenica invece è un gran passo avanti”.
Un successo legittimo, quello raccolto contro il Povegliano. D’Aleo lo racconta così.
“Siamo andati in vantaggio, poi loro ci hanno ripreso – spiega D’Aleo – era la classica partita in cui, una volta avanti, se non la chiudi vieni rimontato. E’ successo così dopo il primo goal. Ma nel finale siamo stati bravi a far male prima con Aiello poi con Lui, mettendo in cassaforte il risultato nel momento più incerto della partita, dove ancora poteva succedere di tutto. Bene così: mi auguro sia la prima di tante soddisfazioni”.
Per D’Aleo, l’arrivo in panchina di Lucio Marconi è un ritorno al passato. Ben sedici anni fa, infatti, vinsero assieme un campionato Allievi a Sona.
“Grande stagione quella – sorride D’Aleo – ma sinceramente non ricordo d’aver fatto così tanta fatica in preparazione! Quest’anno Lucio ci ha davvero fatti lavorare sodo. Presto si vedranno i risultati”.
Avesa, ma non solo. Manca la chicca, la simpatica curiosità finale. D’Aleo vuol concludere l’intervista alla sua maniera. Il pensiero corre a Roma, alle tinte giallorosse della ‘Magica’, di cui Mario è tifosissimo. Ecco perchè.
“Oltre alla salvezza, che è lo scudetto che qui ad Avesa proviamo a vincere ogni anno – conclude Mario – quest’anno anche la Roma può giocare per un magico tricolore. La cosa bella, per me, è che qui ad Avesa si è rimpolpata la schiera pro Roma. In molti la tifano: io, Sperandio, Pauro, Veronesi, ecc. Vogliamo la doppia soddisfazione: salvezza per l’Avesa e scudetto per la Roma. Capitasse, pochi fortunati potranno festeggiare due volte”.