San Zeno, primato con vista sulla Promozione. Coach Guerra scherza: “L’Olimpica non mollerà, anche se per un anno potrebbe lasciar vincere qualcun altro”
by Redazione Calcio Dilettante Veronese 16 Gennaio 2015Primato con vista sulla Promozione. Finalmente il San Zeno ha raggiunto la vetta. Ora, può guardare tutti dall’alto, là dove tutti lo attendevano. La piazza, alla vigilia, sembrava aver già decretato il finale del campionato. Si parlava di un San Zeno favoritissimo, ormai troppo esperto per fallire l’approdo alla Promozione per la terza volta di fila. Pareri unanimi che, numeri alla mano, non viaggiavano per caso per le rotte del calcio di casa nostra. Il San Zeno è una delle società con più storia e blasone di tutta Verona, infarcita di tanti giocatori cresciuti nel vivaio sanzenate, un tempo il migliore della provincia, e tornati, dopo l’esplosione in altri lidi, ad indossare la maglia degli esordi per onorarla negli ultimi anni di carriera. La scelta di affidare il San Zeno ai sanzenati doc, quelli che in ‘Busa’ sono cresciuti, non s’è rivelata sbagliata. Il sentimento comune d’appartenenza alla maglia può dare quel qualcosa in più che, sul far di maggio, può garantire finalmente ai granata il tanto agognato salto di categoria. Una promozione accarezzata col pensiero anche dal tecnico del San Zeno, Vasco Guerra, il quale glissa sul confronto con il Dossobuono e scherza, inquadrando così la lotta per il primo posto:
“L’Olimpica non mollerà, ne sono certo. Però hanno già vinto l’anno scorso, quest’anno potrebbero riposarsi! – scherza – fuor di battuta, dobbiamo metter loro pressione, far capire che il San Zeno c’è ed ogni domenica risponde presente. Solo così, trovando quella continuità che purtroppo ci è mancata nei momenti topici della scorsa stagione, riusciremo a vincere”.
Identità, lavoro duro, alchimia di gruppo e tanta, tanta esperienza in categoria. La ricetta del San Zeno la conoscono tutti. Guerra, nell’ambiente da un anno e mezzo, la descrive così.
“C’è veramente un gran bel gruppo – spiega – i ragazzi sentono l’attaccamento ai colori, tra di loro sono amici anche fuori dal campo e negli allenamenti c’è grande serietà. Il calcio per molti è un sentimento, lo vivono intensamente e si vede da come si preparano, che sia per gli allenamenti o per le partite. C’è la mentalità giusta per reggere l’urto delle aspettative fino alla fine. Vedo una squadra che gioca bene, che non rischia e che sa colpire quando s’accorge che è il momento adatto. Io ho grande fiducia, sono sincero. Questo può essere davvero il nostro anno”.