Grezzana cancella gli spettri d’aprile, è Promozione. Il tecnico Matteoni: “Trasformata la rabbia in energia positiva. Ora è festa grande”
by Redazione Calcio Dilettante Veronese 4 Giugno 2015La delusione che diventa energia. La rabbia che si fa orgoglio. La forza del collettivo, del pensiero unico, delle alchimie costruite in un anno intero. La storia del Grezzana che vola in Promozione è scritta qui, nelle pulsioni e nella testa dei giocatori. E’ il racconto di uno stimolo che si fa ambizione, piano piano, senza fare rumore, per poi tramutarsi in rabbia, e poi di nuovo in gioia, dirompente, al triplice fischio dell’arbitro Lipizer sul campo di Dossobuono.
Il Grezzana in Promozione è l’evoluzione di un pensiero unico che ha in Matteoni il mentore e nella truppa i seguaci. Doveva essere anno di ricostruzione: s’è rivelato trionfale. Non è un caso. Il Grezzana partiva senza favori del pronostico e s’è scoperto grande perchè, dove non arrivava con le qualità singole, ci arrivava in blocco. Parlare di ‘calcio totale’ non è reato: in campo s’è visto un collettivo roccioso, spavaldo, coeso, senza fronzoli, capace di fare risultato anche quando il gioco non era dei più eleganti. Non sempre, nella lower class, il frac è il vestito più adatto tra i calciatori. C’è momento e momento, occasione ed occasione.
Il Grezzana ha trovato nella sua cinica concretezza la chiave di volta di un’intera stagione, anche quando tutto sembrava volgere verso il più triste degli epiloghi. E’ questo il suo merito più grande.
“Quando abbiamo perso il primo posto nelle ultime giornate ci siamo guardati in faccia – spiega Matteoni – non poteva finire così. Non abbiamo perso una partita che sia una demeritando sul campo. C’è stata una congiunzione astrale sfavorevole, mai vista tanta sfortuna condensata in così poche e decisive partite. Abbiamo ricaricato le pile e, vittoria dopo vittoria, ci siamo ripresi quanto perso ad aprile”.
Un inizio di primavera febbrile, per i grezzanesi. Bravi, negli spareggi, a cancellare sul campo ogni spettro salito in Valpantena.
“Aver vinto con l’Isola Rizza ci ha dato fiducia – conclude – sono una squadra quadrata, non era facile. Chiampo era la prova del nove: ci avevano battuto e deriso. Ci siamo rifatti con gli interessi. A Dossobuono invece è stata una gran partita. Siamo partiti tesi, meritavano il vantaggio e si sono dimostrati squadra di grande spessore, a fine gara ho voluto far loro i complimenti. Siamo stati bravi a digerire lo scotto dell’emozione di molti giocatori che non hanno mai vissuto partite così, il pareggio allo scadere del primo tempo ci ha rimesso in corsa e nel secondo tempo penso che abbiamo meritato la vittoria. Dopo il goal loro non sono mai stati pericolosi. E’ stata una partita bella ed equilibrata, aperta ad ogni risultato. Meriteremmo entrambe la Promozione, questo lo dico, auguro anche al Dossobuono d’essere ammesso. Noi intanto ci godiamo la festa, è stato un anno incredibile”.