Perbacco, che Gargagnago! Il diesse Procura gonfia il petto: “Qui conta l’amore per la maglia. Onoriamola”
by Redazione Calcio Dilettante Veronese 29 Luglio 2015Questione d’amore. L’amore vero, sincero, incondizionato. Quello che, per dirla con Dante, tende verso l’alto, quasi a spiegare in un’immagine calzante il motivo per cui, a separare Inferno e Paradiso, passando per il Purgatorio, ci sia una grande salita. Un lungo cammino per cui Silvano Procura, diesse del Gargagnago, s’è già messo in marcia da tempo.
Se c’è un filo conduttore che unisce Silvano Procura e il Gargagnago è l’attaccamento ai colori sociali. Procura è un innamorato della causa, del suo stendardo, dei suoi colori. E’ una sorta di factotum, uomo versatile che poco si presta ai giri di parole per badare dritto al sodo, al concreto operare. Se il calcio pulsa tra le vie di Gargagnago è anche merito suo. E’ lui la mente, il pioniere del nuovo progetto GGGG1974, architettato per programmare il rilancio del pallone marchiato con le quattro ‘g’ sul petto. Non poteva che essere lui, a mercato concluso, a togliere il velo alla nuova rosa.
La presentazione alla stampa è un ritrovo che profuma di focolare domestico: Gargagnago è una famiglia allargata, si può dire. Un paese intero che si riversa in campo. Non ancora come vorrebbe il suo direttore, ma le basi ci sono tutte. Dai cavalli di ritorno ai nomi sulla carta, dalle strutture ai luoghi di ritrovo per cementare il gruppo, l’osteria “Perbacco” di Sant’Ambrogio in primis, storico ritrovo del calcio valpolicellese.
“Il mio progetto è ben preciso – spiega Procura – vorrei riportare a Gargagnago tutti quei giocatori del posto che hanno fatto esperienza fuori. Qui l’intero paese segue la squadra, giochiamo in casa anche in trasferta, tanti sono i supporters. Subito la risposta è stata magra, poi grazie anche ai ragazzi e al passaparola qualcuno è tornato. Vedrete: se faremo bene i gran ritorni saranno maggiori nei prossimi anni. Abbiamo scelto un tecnico, Pierno, di cui ho sempre sentito parlare molto bene. Come persona non lo discuto, lo conosco da tempo per altri motivi extracalcistici. Ora sono felice di averlo qui con noi”.
Pallone, ma non solo. Il progetto procuriano prevede anche una serie di iniziative che mettono al centro i ragazzi della squadra.
“Esatto, la società si farà pioniere di diversi eventi nel corso dell’anno – prosegue – e i ragazzi saranno in prima linea, ad esempio nell’organizzazione di tornei e ritrovi. Avranno modo di godere della nostra realtà non solo in campo, ma anche fuori. Far parte del Gargagnago sarà un’esperienza a tutto tondo”.
Procura sa, in cuor suo, da che base parte il Gargagnago. Sa bene di che pasta son fatti i suoi, ma, vuoi per scaramanzia, vuoi per buonsenso, di obiettivi non parla.
“Vogliamo farci rispettare, quello sì – sentenzia – ma di certo non fisso a luglio obiettivi da raggiungere. Tutti sanno cosa ci è mancato l’anno scorso per restare in cima, quest’anno abbiamo migliorato la rosa, ripartiamo sicuramente da una solidità non da poco. Starà poi a Pierno trovare le alchimie giuste”.
Energia positiva: Pierno definisce così il suo primo impatto col Gargagnago calcio. Un’impressione che ha accorciato non poco i tempi perchè egli accettasse l’incarico d’allenare i neroverdi.
“Finita la stagione mi mancava qualcosa – conclude – ho avuto qualche contatto, ma l’entusiasmo che c’è qui non l’ho trovato altrove, l’energia dell’ambiente mi ha colpito, così ho accettato di buon grado. Cercherò di creare armonia sin da subito tra i ragazzi, poi per le questioni tecniche valuteremo sul campo. Giocheremo col sorriso, provando a lavorare la palla come piace a me, nei limiti del possibile. Spero che oggi sia l’inizio di una stagione in grado di regalare emozioni e soddisfazioni alla piazza, che di certo le merita. Io, farò del mio meglio, statene certi”.