Pastrengo, Brentegani e gli occhi di tutti puntati addosso. Il tecnico: “Le chiacchiere non mi interessano. Sulla carta abbiamo qualità, dimostriamolo”
by Redazione Calcio Dilettante Veronese 19 Agosto 2015Pragmatismo e sincerità. Paolo Brentegani nè si scompone nè si nasconde. Sa, in cuor suo, di dover guidare una Ferrari tra le utilitarie della Prima Categoria. A sentire il parere degli addetti ai lavori, è una corsa dall’esito già annunciate. Troppa esperienza, troppa qualità in questo Pastrengo per non pensare di vincere. Brentegani ne è consapevole. Le aspettative sono alte: difficile non sia così, dopo un mercato del genere.
Il tecnico lo ammette: si gioca per centrare il massimo risultato. Il nascondino non fa per lui, lo si nota subito. Meglio così: viva la limpida sincerità. Però, guai ai limitarsi ai dolci pensieri. Sulle sponde del lago si lavora sodo, la casacca va sudata, onorata come si deve. Brentegani ha la testa già al campo, laboratorio dal quale dovrà miscelare l’alchimia giusta. Il Pastrengo ha bisogno d’un vestito di classe e di un’identità solida, motivo per cui Brentegani dovrà essere sarto e docente, dedito al ricamo come al maneggiar il gessetto. Le idee sono già piuttosto chiare, come spiega lui stesso.
“Ho in testa diversi modi di interpretare la partita – commenta – e non parlo di moduli. La dote più grande di un tecnico e di una squadra è saper leggere la partita. Mi ritrovo per le mani una rosa di ottima fattura e con caratteristiche diverse. C’è gente che sa accelerare ed affondare il colpo quando si attacca, altri che dispongono di fisicità per chiudersi quando c’è da difendere. Non andremo in campo presuntuosi, ci guadagneremo tutto col sudore e col mestiere. Voglio un Pastrengo veloce e concreto, sia dietro che davanti”.
Tante cartucce, tanti modi di spararle. Un po’ come il Concordia, il cui tecnico Chieppe, in una recente intervista, ha espresso un pensiero molto simile a quello di Brentegani. Non l’unico parallelismo possibile. Entrambe, per Brentegani, lotteranno per i piani alti. Un motivo in più per seguirsi a vicenda.
“Il Concordia va tenuto d’occhio, ha lavorato bene sul mercato – conclude – la metto di diritto tra le pretendenti alla Promozione. Poi metto Povegliano, Castelnuovo e Montebaldina. Là davanti c’è affollamento, sarà tosta per tutti. Noi ci auguriamo di rimanere nel treno che conta fino al momento cruciale della stagione. Poi lì i calcoli non serve, chi ha lavorato meglio va a vincere”.