Peschiera, Sorio abbraccia i suoi: “Bicchiere mezzo pieno. L’obiettivo era e resta la salvezza”
by Redazione Calcio Dilettante Veronese 28 Dicembre 2015Roberto Sorio riavvolge il nastro. Le circostanze lo permettono: un bilancio a mente serena è possibile. Sorio medita su ciò che è stato e predica calma, dispensando fiducia. Prende il suo Peschiera sotto braccio, con fare paterno. Col dito e i consigli traccia l’immaginaria retta via, sulla quale gli arilicensi dovranno incamminarsi in questo 2016 che sta per schiudersi.
Umiltà prima di tutto: il concetto chiave a Peschiera passa sibillino. C’è da metabolizzare un’andata positiva, fatta di molte luci e qualche sporadica, fisiologica ombra. Il tecnico elogia i suoi: le sue son parole al miele. Caselle fuori posto non se ne vedono.
“Predicavo umiltà quando eravamo là davanti e non smetto certo ora – spiega – sapevo che campionato è la Prima. Sapevo anche che i miei avrebbero potuto togliersi delle soddisfazioni, e così è stato. Ma alla classifica non ho mai dato troppo peso. I problemi sarebbero arrivati, è normale. Una flessione? Non direi, va bene così”.
Sorio si concentra sul girone d’andata. Sulle sue dinamiche, sulla piega che ha preso. Esercizio stimolante, che svolge con piacere e cortesia assieme.
“Abbiamo approcciato ottimamente con la nuova categoria – conclude – i nuovi si sono integrati, la squadra è disponibile, ricettiva. L’ambiente è positivo, trasmette sensazioni buone. Non mi posso lamentare di nulla. Questa è la strada: miglioreremo le nostre pecche lavorando sul campo, come sempre. Tornare lassù? Facciamo i 40 punti al più presto. Frase fatta, ma mai banale. Se li faremo in fretta avremo superato l’esame di maturità. Finchè non accade, l’obiettivo rimane quello: la salvezza, che per una neopromossa come noi va più che bene”