La Croz aggancia la zona play-off. Cauto Meneghetti: “Classifica troppo corta per fare calcoli”
by Redazione Calcio Dilettante Veronese 26 Febbraio 2016Tra i pensieri dolci di chi veste il gialloblù della Croz Zai, c’è una cosa sola: l’aggancio alla zona play-off è cosa fatta. Il resto, è ancora materia da plasmare, un divenire avvolto in una nebbia così fitta che ci si potrebbe piantare un chiodo. Non è circostanza: è la realtà. Basta guardare la classifica: dieci punti dividono il quinto posto dal penultimo. Il girone B pare finito dentro un ascensore affollato e impazzito dove, spesso, capita che chi sale non sa se è concesso scegliere di salire o scendere.
Il tecnico Matteo Meneghetti, per quanto visibilmente soddisfatto, placa i facili ottimismi.
“Il quinto posto fa piacere ma non è ancora tempo di calcoli – spiega – la classifica è troppo corta. La storia di questo campionato insegna che dalla pancia della classifica in su i ribaltoni sono la regola. Dunque, meglio non guardare troppo avanti”.
Per la Croz è un 2016 aureo: mancano otto partite e ha praticamente pareggiato il bottino di punti dell’andata. Come l’anno scorso, d’altronde. Segno che dalla sosta dicembrina, Meneghetti fa uscire una truppa tosta, preparata, pronta a guadagnarsi la pagnotta sul campo.
“Qui lavoriamo come si deve – prosegue – poi, nel calcio ci vuole anche fortuna: quest’anno stiamo avendo la rosa quasi al completo. Nel girone d’andata c’era sempre qualche defezione. Non cerco mai alibi, ma le assenze, a prescindere pesano. Abbiamo trovato continuità di presenze e di prestazioni, non siamo lì per caso”.
La Croz si è guadagnata l’appellativo di ammazzagrandi.
“Un po’ è vero – conclude il tecnico – con Albaronco, Audace e Sanguinetto, che io, nonostante la classifica, metto tra le grandi, vista la rosa e gli investimenti, abbiamo fatto diciotto punti. Siamo stati grandi con le grandi e con le piccole, con chi è al centro, insomma. Dobbiamo migliorare lì, negli scontri con le pari livello, diciamo. Tra quattro partite capiremo quale sarà il nostro destino: o lotta play-off, o, senza drammi, lotta salvezza”.