Cologna, il ritorno di Di Paola apre una nuova epoca. Il diesse Martinelli: “Riunite le due società. Progetto triennale per scollinare la Prima”
by Redazione Calcio Dilettante Veronese 21 Luglio 2016Il ritorno di Di Paola a Cologna Veneta apre un ciclo nuovo. Il binomio, un tempo, fu di quelli felici davvero. Giusto, dunque, spolverarlo a dovere. Sul piatto c’è un progetto triennale per scollinare la Prima. Mica male, certo. I presupposti ci sono. Ma ciò che conta, sta nel mezzo. Cologna volta pagina. Il nodo della questione sta nella riunione delle due società: l’Ac Cologna, operante a livello di prima squadra, e il Giovane Cologna, attivo nel settore giovanile. I due volti del calcio a strisce gialloblù tornano a guardarsi, a condividere insieme la medesima rotta.
La voglia è quella di ricostruire tutta la filiera. Come una volta, come quando in quella filiera operava Di Paola, tra i sorrisi di tutti. Cologna ha vissuto gli alti e i bassi della D e del fallimento, della lenta, operosa, sudata ripartenza. Ora il desiderio è di stabilizzarsi, di provare a crescere, a limare il limabile, senza fare il passo più lungo della gamba. Umile nell’animo, sognatore per natura.
Davanti c’è un percorso definito. E’ tutta salita, ma ne vale la pena. Tre anni di tempo: tra un mese, inizia il cammino.
“E’ con soddisfazione – commenta il diesse Martinelli – che annuncio la riunione delle due espressioni calcistiche del calcio colognese. Fondare la società su una base comune era fondamentale. Vogliamo ricreare la filiera d’un tempo. Ci vuole tempo, pazienza. Ma la prospettiva è quello. Cologna respira calcio, giusto provarci”.
Tanti, i nuovi arrivi giunti grazie al mercato. Diversi i cavalli di ritorno.
“Arrivano Pastorello, Soliman e Zanini dall’Albaronco, Pavan dall’Arcole, Creston e Seghetto dall’Albaredo, Castagnaro e Frison dal Lonigo, Dovigo dal Rivereel e Sinigaglia dal Longare”.
La prima pietra è stata posta. Ora l’opera va completata con pazienza artigiana. Che a Cologna, agli albori di un nuovo ciclo, non manca di certo.
“Importante per noi sarà trovare la quadra in fretta – conclude – la riunione societaria e il progetto serio per il vivaio costituiscono i presupposti della nostra attività. E’ il programma che ha convinto Di Paola a tornare da noi. Poi, passeremo sul campo. In un triennio vorremmo scollinare una categoria. Proveremo a farci spazio. Intanto, partiamo per evitare le sofferenze dello scorso anno. Proclami meglio non farne. Ci scopriremo pian piano, fissando di volta in volta l’asticella. Io, per parte mia, ho ottime sensazioni”.