Scaligera, cantiere in costruzione. Mister Bertozzo lungimirante: “Squadra giovane, ma qui si pensa in prospettiva”
by Redazione Calcio Dilettante Veronese 26 Agosto 2016Un lavoro di semina. Paziente, oculato. Piedi per terra e sguardo che scruta l’orizzonte: è una Scaligera lungimirante, quella che s’appresta ad iniziare una stagione all’insegna di un cospicuo rinnovamento. Qualcuno parla di ridimensionamento, qualcuno sorride sotto il baffo, confidando che di ridimensionamento non si tratta. Sulla ragione dell’uno o dell’altro s’esprimerà il campo, insindacabile giudice, ma tra corsi e ricorsi un dato è certo: sarà una Scaligera sbarbata, giovane, muscolare, guidata da poche, solide colonne, Ghirigato su tutte.
Il progetto, come capiremo, ha base triennale. Nel 2019 la società compirà cent’anni: evento per cui la piazza vorrebbe, almeno nei desideri di oggi, qualcosa in più di una Prima. Ma non è tempo di previsioni. La squadra attuale va educata, plasmata. Si vogliono i quaranta punti: come e quando, non importa. Mister Bertozzo lo sottolinea. Servirà l’elmetto, sarà guerra di trincea. Logorante, forse. Ma non per questo deve spaventare.
“Ho una truppa rinnovata e giovanissima – spiega – dobbiamo conoscerci, trovare un equilibrio nello spogliatoio ed in campo. Ho fiducia perché vedo un impegno assoluto da parte di tutti: è già un’ottima base. E’ vero che qualcuno parla di ridimensionamento, ma non mi interessa. Questa Scaligera ha una spina dorsale. Vogliamo far crescere i nostri giovani: ad Alpo, al torneo “Parolin”, ho fatto esordire un ’99 ed un 2000. Per loro è un assaggino, ma si comincia così. E poi gli esperti non ci mancano”.
Bertozzo non nasconde che la salvezza oggi vale un trampolino di lancio per domani.
“Salvare la categoria vuol dire molto – prosegue – vorrebbe dire ricreare entusiasmo negli appassionati del paese e far maturare tanti ragazzi del posto. Isola ha un bel bacino, va sfruttato. Per le mani ho un gruppo serio, motivato e motivante per me che alleno. Abbiamo le armi per lottare in Prima: ve l’assicuro. Entro tre anni la società vorrebbe provare a regalarsi una gioia per il centenario. Il lavoro parte oggi. La strada è lunga, ma mettiamoci in cammino”.
Nei pensieri, un solo obiettivo: la salvezza ad ogni costo.
“Sì, non possiamo guardare oltre – conclude – ci suderemo tutto quanto, sarà un campionato di grande maturazione. Servirà pazienza, ma lo spessore di questi ragazzi mi conforta. Lotteremo insieme. Non mi importa come ci salveremo: conta centrare l’obiettivo, punto e basta. Costi quello che costi in termini di fatiche”.