Caldiero, è il mese della svolta. Il diesse Brutti: “Noi in ripresa. Periodo positivo”
by Redazione Calcio Dilettante Veronese 30 Novembre 2016In soldoni, per farla brevissima, la parola d’ordine è una sola: ripresa. Caldiero s’attacca all’espressione che, oggi, più la rappresenta. E’ un novembre sorridente: l’undici di Piuzzi ha raccolto, nemmeno troppo in ritardo, quanto seminato in estate.
Il timore, fisiologico, di dover pagare uno scotto dopo il gran ricambio, poteva esserci. Giustificato dall’evidenza dei fatti. Caldiero, però, ha scorza e struttura d’un certo tipo. Non sono certo le scosse di qualche scoppola inaspettata a far crollare il palazzo.
Giovane, ma non imberbe, Caldiero ha saputo risollevarsi dopo un inizio tra i cazzotti. Una prova d’orgoglio e di maturità che è piaciuta al diesse Brutti, che commenta così il momento dei termali:
“Siamo in un buon momento – spiega – e se devo parlare a nome della società, dico che oggi il Caldiero è una società contenta. Abbiamo avuto diversi infortuni, anche di un certo tipo, che ci hanno portato via alcune pedine importanti. Trovare la quadra, inizialmente, non è stato semplice. C’è stato qualche passaggio a vuoto, ma ne stiamo uscendo. Giochiamo con una media età di ventitre anni, forse meno. Non bisogna dimenticarlo”.
L’alchimia c’è. Il gruppo lavora a dovere, Guccione fa il Guccione, i giovani danno garanzie. Per uno di loro, anzi, si apriranno le porte del professionismo.
“Stiamo definendo il passaggio – conclude Brutti – è questione di tempo ma daremo al ragazzo la possibilità di confrontarsi con altre categorie. Il mercato? Faremo delle sostituzioni degli infortunati. Ho già i nomi sul taccuino, appena potranno essere ufficializzati lo dirò. L’obiettivo? Resta la salvezza. Ad una condizione: non soffrire. Quest’anno, tolte Loreo e Teolo, che hanno qualche difficoltà di troppo, il resto sono toste. C’è un grandissimo equilibrio. Per cui dovremo esser bravi a evitare di arrivare al momento topico della stagione in zone calde di classifica”.