L’APPUNTAMENTO. Sfida all’Hellas Verona: la Top 22 sale a Folgaria. Il ct Cherobin: “Onoreremo i trentadue anni della selezione. Il motto? Un tocco in meno, una corsa per il compagno in più”
by Redazione Calcio Dilettante Veronese 16 Luglio 2024L’attesa è agli sgoccioli. Domani alle 17.00 la Top 22 di mister Alessandro Cherobin salirà sull’altopiano di Folgaria per sfidare l’Hellas Verona di Paolo Zanetti. Un appuntamento storico e ormai denso di romanticismo calcistico per gli uomini del ‘baffo d’argento’. Il primo test match, dopo le prime sgambate, per l’Hellas di Zanetti cui il popolo gialloblù chiede una nuova impresa salvezza.
“Per noi poter sfidare l’Hellas Verona è sempre un onore ed un grande piacere. La Top 22 esiste da 32 anni: siamo un pezzo di storia di cui andare fieri”, l’incipit del cittì Cherobin, decano dei tecnici veronesi. “L’obiettivo è sempre lo stesso: onorare la maglia ed il dilettantismo veronese con il sorriso sulla bocca. Ai ragazzi dirò sempre lo stesso messaggio: godetevela. Non esiste il calcio senza divertimento”.
Sorride, Cherobin. Compiaciuto nel ricordo del percorso, fedele a se stesso, stuzzicato dall’assemblaggio di una Top 22 ancora una volta di tutto rispetto. “Servirà fare un tocco in meno e aggiungere una corsa in più per il compagno. Partiremo con il 4-3-3, poi ci dovremo adattare alla supremazia di un avversario di tutt’altro livello”.
Si fida dei suoi uomini, Cherobin. “Boni, Righetti e Malagnini hanno vinto l’Eccellenza a Vigasio da protagonisti”, dichiara il cittì. “Visentini rappresenta l’Isola Rizza campione di Prima, ho voluto premiare anche chi viene da categorie inferiori a Eccellenza e Promozione. Discorso identico per Fracasso dello Zevio: ha passo, dovrà correre come sa. Afyf viene da una Promozione vinta a Oppeano. Sono felice dei miei ragazzi. Su tutti i fedelissimi”.
Menzione particolare per chi non manca mai: capitan Riccardo Olivieri su tutti. “Una volta ha rimandato di un giorno le ferie per venire a giocare con noi: non me lo dimenticherò. Olivieri è una garanzia: è una bandiera del Team. Una delle ultime nel nostro calcio. Il suo percorso meriterà sempre una convocazione: finchè vorrà il posto c’è”.
Potrebbe scrivere un libro Cherobin: il materiale è sconfinato. “Sono felice del ritorno di Carlo Aldrighetti: stravedevo per lui, so che non mi deluderà. Cottini è la storia. Salvagno si è guadagnato l’Eccellenza migliorandosi di anno in anno. Mi auguro che i ragazzi vengano con lo spirito giusto. Esserci non è mai scontato. Dev’essere un giorno di festa. Ma dovremo meritare di uscire con il sorriso e a testa alta”.
E’ tutto pronto, ormai. Convocazioni, modulo, schieramenti. Qualche appunto tattico in mezzo a spruzzate di irriverenza cherobiniana. “La costruzione dal basso? Per noi un rischio inutile (sorride guascone). Lasceremo il papillon nell’armadio: non possiamo permetterci di essere belli. ‘Ghe da corar, in fondo…'”