Caldiero sì, o Caldiero no? La verità è che l’ammazza-campionato non c´è, la Promozione rimane il solito concentrato di equilibrio dove ti basta poco per entrare nei primi cinque e ancora meno per scendere in basso. Coi play-out di mezzo tutto può succedere. Tutti guardano con interesse e curiosità al Caldiero, che vide l´Eccellenza l´ultima volta 13 anni fa, ripescato ma subito retrocesso. Dopo stagioni passate a consolidarsi nella categoria, stavolta la dirigenza si sente pronta per scalare un gradino in più. Non lo dice, ma lo pensa. In panchina ha Matteo Fattori, ex Hellas di tanti anni fa che a Gazzolo ha dimostrato di avere idee e senso pratico. Guiderà un organico fatto di vecchi marpioni e giovani interessanti. Sulla stessa linea, per caratura dell´organico, anche il Casaleone di Patrizio Minozzi, uno abituato a vincere i campionati. Anche qui c´è tanta esperienza, con la ciliegina della coppia d´attacco Pasquali-Soave e la voglia di tornare in quella categoria che del Casaleone è stata per tanti anni l´habitat più naturale. Alle potenziali prime non puoi non aggiungere il Vigasio, appena retrocesso ma con immediati propositi di risalita. Alla fine, però, quella che rischia di far saltare il banco è la Nuova Valdagno, altra pretendente al trono, una delle punte di diamante di un calcio vicentino che non vede l´ora di recuperare il tempo perduto. Ci saranno come sempre, immancabili, le schegge impazzite. Magari l´umorale l´Oppeano, l´anno scorso primo con un allenatore e alla fine settimo dopo averlo cambiato. Il girone ospita tante altre piazze nobili e le facce fresche delle ultime arrivate Illasi, Benaco, Raldon e Cadidavid. Ci sarà da divertirsi.