Mette fuori la testa l’Ambrosiana. E ruggisce. Per Daniele Gianelli, allenatore in rampa di lancio, la promozione alla guida della prima squadra rappresenta una scommessa da vincere. Fin qui i rossoneri hanno raccolto due vittorie, un pari e tre sconfitte. La missione salvezza, tuttavia, resta tutt’altro che impossibile.
Gianelli, quando le hanno detto: la panchina è tua, che cosa ha pensato?
“Grande occasione, di quelle da non perdere”.
Il gioco vale la candela, allora?
“Certo, anche perché sempre bello mettersi in discussione per capire fino a dove si può arrivare. Il calcio è passione. Per me una passione fortissima. E sto vivendo questa avventura con grande trasporto”.
Le hanno chiesto di?
“Mi hanno chiesto la salvezza. Il campionato è durissimo. Dobbiamo portare a casa tutto quello che ci riesce di raccogliere da qui alla fine del campionato”.
Previsioni dopo sei giornate?
“Sarà dura per tutti. L’anno scorso alla 30esima giornata erano in undici le squadre ancora in lotta per non retrocedere. Credo che anche quest’anno vivremo una stagione tiratissima”.
L’Ambrosiana come sta?
“Deve fare i conti con gli infortuni. Lorenzini e Corradi sono ancora fuori. Per la prossima partita dovremo fare a meno anche di Pasini squalificato2.
Scontro salvezza con l’Elleesse La Loggia…
“Partita indecifrabile, un po’ come quella che ci ha visto uscire vincitori a Campodarsego. Le differenze sono minime. Vanno curati i particolari”.
Gianelli, quale senso vuole dare a questa sua nuova avventura?
“Balla una scommessa. E la voglio vincere”.
Senta, c’è qualche allenatore veronese che l’ha ispirata?
“Mi piace Purgato. Ricordo il suo Sona, squadra che giocava davvero bene”.
.