Avesa, cento anni e la Prima in testa. “Squadra di grande qualità”
by Calcio Dilettante 5 Settembre 2011Gruppo nuovo, obbligati a vincere. L’Avesa, nell’anno del suo centenario, ha rinnovato profondamente la rosa per cercare di puntare a traguardi ambiziosi. Le prime uscite di Coppa hanno regalato solo conferme. I rossoblu sono squadra di rango, e guidati sul fronte d’attacco da elementi della caratura di D’Aleo, Murari e Ottofaro, possono puntare seriamente al salto di qualità. Dei nuovi progetti parla il presidente Gabriele Recchia.
Recchia, avete fatto cento e adesso?
“Vogliamo regalarci un grande campionato, una grande stagione. Crediamo di avere allestito una rosa davvero competitiva. Siamo consapevoli che non sarà facile imporsi. Ma ci siamo messi nella condizione di poterci giocare al meglio le nostre chances”.
Fiducia a Bortoletto?
“Pienamente. A lui e a Castellini. In coppia hanno lavorato bene la scorsa stagione quando sono stati chiamati in causa. Ed era giusto ripartire da loro. L’inizio è stato promettente. Adesso siamo attesi alla prova del fuoco”.
Anche l’anno scorso eravate partiti con entusiasmo. Ma poi vi siete trovati addirittura a ridosso della zona playout…
“Vero. Abbiamo sbagliato qualche mossa. Abbiamo puntato, per esempio, su giovani calciatori universitari impossibilitati nello svolgere con continuità le sedute di allenamento. Sembrano sfumature. Ma non lo sono. Quest’anno, poi, credo che i carichi di lavoro verranno ridistribuiti con grande equilibri. La qualità c’è. Ma dovremmo essere sempre pronti a correre a perdifiato”.
Obiettivo Prima categoria?
“Sì, a passi misurati. Uno, due anni. Riuscendo magari anche a valorizzare i nostri giovani. Siamo una società centenaria. Ma il futuro sono proprio i nostri ragazzi”