L’INTERVISTA/ Baù: “Nessun limite alla Provvidenza”
by Calcio Dilettante 28 Giugno 2012Trasmette ottimismo, Alberto Baù. Tecnico giovane, rampante, carismatico, figlio di una lunga gavetta in tutte le categorie del calcio giovanile. L’esonero di Villafranca, ormai è un ricordo lontano: non è tempo per arrovellarsi su ciò che poteva essere e non è stato. Alle porte, c’è l’alba di una nuova avventura. Per i dissapori non c’è spazio, conta il presente, che da qualche giorno ha un’identità ben precisa: sarà l’Amatori Nogara, la prossima piazza con cui il tecnico perzacchese andrà a confrontarsi. Per crescere, maturare, assaporare il gusto del calcio che conta. Visto da dentro, da primattore, magari con più tempo per plasmare la squadra. Il progetto del Nogara è semplice e lungimirante, concreto e al contempo fattibile: costi contenuti, largo ai giovani del vivaio, affiancati come sempre al consueto nocciolo di senatori, indispensabile per la categoria. La rosa è quasi pronta, ma il mercato potrebbe riservare l’arrivo di due pezzi da novanta, giusto per non farsi mancare nulla.
A svelarlo è lo stesso Baù, cordiale nell’ illustrarci i programmi della sua nuova società:
“ Il mercato è in fase di conclusione. Arrivano sicuramente Spadini e Pasotto dal Casaleone, saranno aggregati diversi giovani del vivaio, fiore all’occhiello di questa società, e inoltre, ve lo anticipo, stiamo trattando per due giocatori di assoluto spessore per dare ulteriore qualità alla rosa. I nomi, però, al momento non posso dirveli ”.
Baù-Nogara, l’affare è recente. Dopo il confronto con la Roverbellese, l’accordo con la società della bassa: svelaci i retroscena.
“ Ho scelto Nogara per due motivi: il primo è il rapporto di stima reciproca che mi lega col diesse Luca Falavigna, con cui ho avuto modo di confrontarmi già in passato. Il secondo, che reputo il principale, è la struttura. A Nogara dispongono di impianti di primissimo livello, sia per quanto riguarda i campi sia per il materiale sportivo. C’è tutto per lavorare bene, il progetto è stimolante e sono in sintonia con la dirigenza: queste sono le ragioni della mia scelta ”.
Manca un mese abbondante all’inizio della preparazione. Parlare di obiettivi è forse prematuro, ma proviamo ad allungare lo sguardo: cosa prevede il progetto del tuo Nogara per la prossima stagione?
“ Non è fissato un obiettivo fisso, a livello di traguardi devo dire, in tutta sincerità, che non poniamo limiti alla provvidenza. E qui mi spiego, la società ha già fissato un premio salvezza e un premio promozione, giusto per farsi capire. Chiaro che l’obiettivo primario sia il mantenimento della categoria, poi dovessimo lottare per qualcos’altro, non ci tireremo indietro. Sarà una bella esperienza”.
Riccardo Perandini