Patatrac Valdalpone. C’è un vero e proprio cataclisma, nella valle dei ciliegi. Spifferi tutt’altro che beneauguranti si rincorrono da qualche ora, e gli interrogativi si ingigantiscono sempre più. La questione, è la seguente: disguidi societari ancora non chiari hanno fatto letteralmente saltare in aria il progetto intavolato con Lissandrini e i nuovi acquisti. A Montecchia di Crosara, è già fuggi fuggi. Sono molti i nomi, alla voce dimissioni: se ne vanno lo stesso allenatore Lissandrini, il diesse Furlanetto e tutti i tre acquisti Sartori, Buoso e Ferin, scoraggiati dal rimanere fedeli all’impegno assunto a causa dell’impossibilità di mantenere gli accordi siglati da parte della società. Ora su Tomba e soci incombe una pesante mannaia: che fare? La squadra si farà, e questo è assodato, salvo ulteriori sconvolgimenti. Il problema è con chi: ancora non si conoscono infatti, com’è ovvio che sia, i nomi di coloro che rimarrano nei ranghi della futura formazione di Prima Categoria.
A fare chiarezza, è il dimissionario Lissandrini, visibilmente amareggiato dopo il repentino cambio di rotta imposto dalla società:
“ Sono molto amareggiato, soprattutto perché è da più di 25 giorni che lavoravo assieme al diesse Furlanetto per l’allestimento della rosa e per la programmazione dell’annata. Il nodo della questione è questo: lunedì si è riunito il direttivo e, non so per quali ragioni, s’è deciso, ad accordi già presi con diversi giocatori, di rivedere al ribasso il budget a disposizione della squadra, cosicchè tutti coloro che avevano preso un impegno in base agli accordi precedenti sono rimasti spiazzati ”.
Cosa succederà ora: ripensamento o rivoluzione?
“ Ripensamento non credo proprio. Avevo dato un ultimatum alla dirigenza ma è già scaduto e non ho ricevuto nessuna chiamata, perciò credo che il loro progetto di ridimensionamento vada avanti. Probabile dunque, la rivoluzione: non arriveranno i nuovi acquisti, e quasi sicuramente andranno via i pezzi grossi ”.
Quale sarà invece, il suo futuro?
“ Non potevo accettare di rimanere con una squadra di giovani del paese in un campionato come la Prima Categoria. Dunque io per primo mi ritengo libero sul mercato, e sono alla finestra per ascoltare altre richieste e altre proposte, come tanti giocatori del Valdalpone con ogni probabilità ”.
Riccardo Perandini