A tu per tu con Sandro Cherobin. Tecnico conosciuto, stimato, da sempre firma importante del calcio di casa nostra. Dopo una lunga carriera, la scelta di farsi da parte non l’ha allontanato dai campi di calcio. Il dilettantismo lo segue ancora, con la passione di sempre e la consueta, certosina precisione nelle valutazioni. Stavolta prendiamo in considerazione i tre maggiori campionati dilettantistici: Serie D, Eccellenza e Promozione. Sul piatto i temi caldi del momento: prospettive, pronostici, il discusso problema dell’obbligo dei giovani.
Mister, partiamo. Serie D, quattro veronesi in gioco. Chi l’ha sorpresa di più?
" La Virtus, ho avuto modo di vederla giocare più volte, e devo dire che ho visto una gran bella squadra. Vivace, tosta, sempre propositiva: non so dove potrà arrivare, ma quest’anno Fresco ha in mano un gruppo di ragazzi veramente valido ".
Che sia l’anno buono per il tanto agognato salto nei professionisti?
" Difficile dirlo, i presupposti però ci sono. La partenza è stata molto promettente, ha giocatori di spessore, alcuni ancora giovani con molti margini di miglioramento. Alla Virtus conoscono bene la categoria, e questo per loro è un bel vantaggio. Sicuramente ci proveranno, e credo che un posto nelle zone alte arriverà".
Sambo e Legnago hanno speso molto, di loro si dice un gran bene. Qual è la sua impressione?
" Il Legnago viene da un’annata importante, in più s’è rinforzata molto sul mercato. L’impressione è buona, ma devono trovare la giusta amalgama. Stessa cosa per la Sambo, ha una squadra da grandi numeri, però risalire dopo una retrocessione non è facile per nessuno. Vedo però un grande entusiasmo, e, ragionando in generale, penso e spero che vedremo tre veronesi in lotta per i primi posti fino alla fine ".
Il Cerea invece?
" Il Cerea è solido, ma pagherà l’assenza di Moretto e la partenza di Guccione. Sono gli elementi migliori che hanno contraddistinto i loro successi, e sopperire alla loro assenza non sarà facile. Il gruppo però è valido e anche i giovani promettono bene, magari non arriveranno in alto ma non vedo rischi eccessivi per il Cerea, può salvarsi tranquillamente ".
Passiamo all’Eccellenza: chi vede favorita tra le veronesi in gioco?
" Il Vigasio, assieme al Marano ha una delle squadre più forti del girone. E poi Sona è uno abituato a vincere, credo che faranno bene. Per Team e Castelnuovo prevedo un campionato tranquillo, magari con qualche sforzo potranno avvicinarsi alle zone alte, c’è qualità in entrambe le rose. Il Caldiero soffre i tanti cambiamenti, ma gode di una stabilità a livello societario seconda a nessuno, e credo che presto vedremo il vero Caldiero. Discorso a parte merita il Somma: sembra la vittima predestinata, ma occhio: la squadra gioca bene, ha un’anima e diverse individualità importanti. L’Eccellenza per loro è una scommessa, ma venderanno cara la pelle ".
Terminiamo il giro con la Promozione: Ambrosiana o San Martino?
" Al momento dico Ambrosiana, ha un gruppo validissimo e Braulio ha già vinto a Sant’Ambrogio. Il San Martino ha i favori del pronostico, ma ha cambiato tanto e al momento sta pagando le tante novità. Occhio però a Provese, Benaco e Lugagnano, alla lunga daranno fastidio, vedrete ".
Discutiamo sul tema più caldo di queste categorie, l’obbligo dei giovani. Qual è la sua opinione a riguardo?
" Io sono favorevole all’impiego dei giovani, ma contrario all’obbligo. Mi spiego: obbligando le società a schierarli, si rischia di indebolire tante squadre e di mandare al macero tanti ragazzini che non metabolizzano il salto dal settore giovanile alla prima squadra. I giovani però sono il futuro, e come tali vanno considerati e curati. Per come la vedo io, lo strumento migliore per favorire il loro inserimento sarebbe l’istituzione di un incentivo per quelle società che li fanno giocare. Giocherebbe chi veramente merita, e si azzererebbero tante tensioni che al momento rompono l’armonia negli spogliatoi ".
Concludiamo con un classico. Lei è il selezionatore di Calcio Dilettante, dovesse proporre il suo undici ideale, chi schiererebbe?
" Confesso di essere in estrema difficoltà, dicendo una formazione tralascerei molti giocatori e per certi versi non è carino. Però abbozzo: Ghidini in porta, difesa a 4 con Todeschini a destra, Albertini e Cammalleri centrali, Sossella a sinistra. Centrocampo a quattro con Chiecchi a destra, in mezzo Marchesini e Biliani, esterno sinistro Groppo. Davanti De Grandi e bomber Giuliano Paolini ".
Riccardo Perandini