Aliperti, nuova vita a Dossobuono: “Grandi stimoli, voglio ricambiare la fiducia della società”
by Redazione Calcio Dilettante Veronese 28 Agosto 2013A volte basta poco per spiccare il volo. Uno stimolo in più, un ambiente diverso, una parola detta quando conviene. La voglia di aprirsi alla novità, la curiosità, il piacere di scoprire se stessi, i propri limiti, le proprie potenzialità. Con impegno, dedizione, il sorriso sulle labbra. Sempre. Perchè senza quello non ci si allaccia nemmeno gli scarpini.
Perchè nella novità c’è speranza, nel cambiamento la tensione di dimostrare, a se stessi e agli altri, che un passo in più è possibile. Sul campo, non a parole. L’importante è trovare la convinzione: è la testa, infatti, che comanda le gambe.
L’ha capito anche Maycol Aliperti, per anni promessa della Polisportiva Caselle. Dopo dieci anni in gialloblù, e una breve parentesi al Somma, per la giovane punta sembra essere arrivato l’anno propizio, quello della consacrazione tanto attesa.
I colori da portare in alto sono quelli giallorossi dell’Olimpica Dossobuono, una delle migliori formazioni della Seconda Categoria veronese. La migliore in assoluto, forse, in fatto di gioco espresso, di bel calcio regalato al pubblico: basta chiedere in giro per trovare conferme unanimi:
“Sono contento di essere arrivato a Dossobuono e ringrazio la società per avermi dato fiducia. Ho grandi stimoli, spero di rendermi utile”.
Hai un’etichetta da eterna promessa, forse per il tuo carattere un po’ burbero in campo. Cambierà?
“Penso e spero di sì. In campo è vero, a volte ho esagerato. Ma mi sono sempre preso le mie responsabilità, ho sempre chiesto scusa a tutti. Maturerò, si cresce anche sbagliando. E poi nessuno è senza peccato, a dire il vero…”
Cosa ti aspetti dalla tua nuova esperienza?
“Innanzitutto di mettermi alla prova, umanamente e calcisticamente, in un ambiente nuovo e con persone diverse, che mi hanno accolto, mister in primis, con simpatia e cordialità”.
Come sei stato accolto a Dossobuono?
“Ringrazio l’Olimpica Dossobuono ed i miei nuovi compagni per l’accoglienza e la simpatia che fin da subito mi hanno riservato; spero di ricambiare la fiducia e i modi gentili con il mio impegno, per raggiungere quell’obiettivo (non lo dico per scaramanzia) che tutti abbiamo nel cuore e nella testa”.
Concludiamo, Maycol. Un pensiero al Caselle, che lasci dopo dieci anni.
“La cosa che mi sta più a cuore è quella di ringraziare il Caselle, dal presidente al direttore sportivo, per avermi capito e concesso questa opportunità. Ringrazio tutte quelle persone – allenatori e dirigenti – che in questi anni mi hanno aiutato a crescere, a correggere gli errori, non solo tecnici. Ho passato degli anni sportivamente belli con dei compagni splendidi, con i quali ancora oggi condivido una sincera amicizia”.