Alpo, l’innesto di Gasparato ha portato i suoi frutti. Il diesse Rampazzo: “Francesco stupisce per bravura e umiltà. Per i play-off ci siamo anche noi”
by Redazione Calcio Dilettante Veronese 11 Marzo 2014Quando un giocatore fa la differenza. Anche da solo. Lui e la palla, contro tutto e tutti. Nel calcio moderno votato all’incentivazione del collettivo, a volte, c’è spazio anche per questo. Nei professionisti come nei dilettanti. In ogni categoria c’è un piccolo campioncino. Anche in Seconda. Francesco Gasparato è uno di quelli. Lui, con la categoria, non centra nulla. Non centrerebbe nulla nemmeno coi dilettanti, per esser sinceri. Ha vinto talmente tanto che definirlo un professionista mancato è addirittura riduttivo. Sceso dall’Eccellenza per giocare coi propri amici, Gasparato ha aiutato come pochi l’Alpo Club 98 a cullare sogni di gloria ad oggi più che mai legittimi. C’è da ridurre il distacco con il Pedemonte, ma i margini, con un “Gaspa” così, ci sono tutti.
“E’ vero – commenta il diesse Mirko Rampazzo – l’arrivo di Francesco per noi è stato fondamentale per migliorare la nostra classifica e provare l’aggancio alla zona play-off. Ci ha fatto fare il salto di qualità”.
E’ Gasparato l’uomo della provvidenza di questo Alpo in ascesa?
“Sì, ma non togliamo meriti al gruppo, che lo esalta e nel quale lui sta benissimo”.
Le ragioni della svolta?
“Con Francesco abbiamo quell’imprvedibilità che spesso ci consente di creare molte più occasioni. Con più palle goal è più facile segnare”.
Uno sguardo al campionato. Pastrengo vincitore annunciato?
“Ha perso qualche colpo, ma penso di sì”.
Concludiamo, Mirko. Non fosse per il distacco dal Pedemonte, ad oggi sareste nei play-off. Obiettivo possibile?
“Sì ma non dipenderà solo da noi. Servirà vincerne il più possibile e sperare in qualche passo falso altrui. Noi comunque ci crediamo: possiamo ancora farcela”.