Ares, obiettivo play-off. Il tecnico Pigatto: “Tra società e rosa siamo due guerrieri innamorati, dimostriamolo in campo”
by Redazione Calcio Dilettante Veronese 25 Luglio 2014Dopo la tempesta, la quiete. Quiete operosa, fatta di analisi e di giocatori passati al setaccio per il mercato, migliorie a livello societario ed un pieno di buoni propositi. L’Ares Calcio ha riaperto i battenti. Lo ha fatto ieri sera, presso i propri impianti sportivi in zona Borgo Santa Croce, con un convivio tra pochi intimi. L’estate, per la dirigenza, è stata intensissima. C’era da ritoccare una struttura già buona con innesti mirati: il più è stato fatto. Manca qualcosina, ma il tempo è ancora galantuomo. La piccola matricola che tanto ha sofferto lo scorso anno vuol cambiar pelle e copione. Lo si capisce sin da subito. E’ stufa, per dirla con termini presi a prestito dal teatro, di recitar sempre la parte della comparsa.
Un intento, tra i tanti auspici presentati alla truppa, spicca: centrare la qualificazione ai play-off. Il presidente Adriano Verzini ne è pienamente convinto.
“Il nostro obiettivo è dimenticare la stagione passata e tuffarci in quella nuova – spiega Verzini – con rinnovato entusiasmo. Abbiamo avuto sfortuna oltre misura, speriamo che la sorte quest’anno ci sia favorevole. L’intento è quello di fare le cose per bene, nel vero senso della parola. Punteremo almeno alla qualificazione ai play-off, su questo voglio esser chiaro sin da ora”.
Su una rapida analisi di mercato si sofferma il direttore generale Gaetano Fraccarolli.
“Non serviva snaturare la rosa – svela Fraccarolli – l’anno scorso abbiamo avuto un sacco di problemi che prescindevano dalla struttura della squadra, che era e resta buona. Siamo andati a ritoccare là dove pensavamo ne avessimo bisogno. Il lavoro fatto è egregio: sono pienamente soddisfatto. Quest’anno inoltre posso assicurare che la società sarà molto vicino alla squadra, ancor di più che nelle passate stagioni”.
Più particolare, con un che di poetico e filosofico, è invece il discorso ‘alla nazione’ preparato dal tecnico Doriano Pigatto, che parla per metafore alla squadra.
“La società e la rosa sono due guerrieri innamorati, ne siamo tutti consapevoli. Dobbiamo però dimostrarlo in campo, far capire a tutti qual è la nostra filosofia e di che spessore sia il connubio che si è creato qui all’Ares. L’anno scorso abbiamo perso punti per sfortuna? Quest’anno partiamo dal contrario: noi siamo una squadra fortunata, ed io un allenatore fortunato. Voglio che sia così. Crediamo tutti nella riuscita di questo progetto: ci vorrà grande serietà, anche nelle piccole cose, proprio come tra gli innamorati. Le qualità ci sono, tiriamole fuori”.
Infine, fuor di metafora, il tecnico puntualizza ulteriormente:
“Vorrei fosse citata la bravura dal lato umano di questi ragazzi – conclude Pigatto – sono fortunato davvero ad allenare un gruppo così. Ci mancava un po’ d’esperienza, ora col mercato abbiamo colmato le lacune. Il nostro peccato maggiore è stato non saper gestire partite già vinte, perse in quattro e quattr’otto dopo il novantesimo. Errori di gioventù che non ripeteremo, vedrete”.