Asparetto, primato a sorpresa. Il ds Vicentini: “Nessun assillo, ma giocheremo per la promozione””
by Redazione Calcio Dilettante Veronese 4 Marzo 2013L’Asparetto che non ti aspetti. Cinico, determinato, pronto a pensare in grande. Berardo e compagni hanno sorpreso tutti, i numeri parlano chiaro: secondo miglior attacco, miglior difesa in assoluto, primato in coabitazione con il Vigo. Dietro il successo a fari spenti però, non c’è solo lo zampino del fato. C’è una società piccola ma competente, capace di programmare il futuro senza fare follie, di crescere, di sorprendere anche se stessa con la politica dei piccoli passi. C’è un allenatore, Poppi, che ha preso in mano le redini di una squadra già buona dimostrando indubbie qualità nella gestione dello spogliatoio. Ma soprattutto, come sottolinea il diesse Vicentini, ad Asparetto c’è un gruppo da grandi numeri, punto di partenza imprescindibile della sontuosa avanzata dei ceretani:
“Abbiamo un gruppo eccezionale, qui ad Asparetto ci sono prima uomini, poi giocatori. Non è così ovunque, e in categorie come la nostra questo fattore è di vitale importanza”.
Un campionato sopra le righe, quello dell’Asparetto. Per l’obiettivo stagionale, la società gioca al rialzo?
“No, manteniamo i piedi ben saldi a terra. Ad inizio stagione ci eravamo prefissati di arrivare nei primi quattro posti, e direi che siamo in linea con le aspettative societarie. Poi, dovessimo giocarci il primato, ben venga, ma non c’è nessun assillo”.
Cosa vi ha permesso di sorprendere anche voi stessi, risultati e obiettivi alla mano?
“Mi devo ripetere: il gruppo. Ormai è diventato un luogo comune, ma qui c’è uno spogliatoio importante, e non solo per la qualità di certi giocatori. Anzi, sono proprio i più esperti a creare il clima ideale per tutti, e l’armonia che c’è permette ad ogni giocatore di esprimersi al meglio”.
Ci fa qualche nome? Chi risalta in questo Asparetto da grandi numeri?
“Direi De Mori e Berardo, senza nulla togliere agli altri ovviamente. Hanno classe e personalità, sono in grado di fare la differenza e di farsi ascoltare senza alzare troppo la voce”.
Come valuta l’operato di Poppi?
“Intelligente. Ha rilevato una squadra già buona e molto ben preparata dal precedente allenatore, cui vanno i miei personali ringraziamenti. Poppi sta gestendo con buonsenso la vita dello spogliatoio e ci sta dando una mano per rimanere in alto. Sono contento sia qui da noi”.
Uno sguardo alle rivali: chi la preoccupa maggiormente?
“Il Vigo e il Minerbe, sono le squadre che per me lotteranno fino alla fine per salire, hanno qualcosa in più delle altre”.
La sorpresa e la delusione?
“Sorpresa direi il Sanguinetto, non mi aspettavo facessero una stagione simile, a loro va un sincero complimento. Delusione il Castegnaro, dopo due stagioni ai vertici non credevo crollassero così”.
Concludiamo, direttore. L’Asparetto corre verso la Prima Categoria. Cosa servirà, a suo avviso, per rimanere nel giro che conta?
“Mantenere lo spirito che ci ha contraddistinto finora, magari cercando di essere più concreti e di capitalizzare le occasioni che ci capitano. Abbiamo qualità per rimanere in alto, dobbiamo crederci e rimanere concentrati fino alla fine”.