Aurora Cavalponica: è un bagliore accecante. Così bomber Chioetto: “E’ arrivata la svolta. Tezze crocevia del campionato””
by Redazione Calcio Dilettante Veronese 6 Marzo 2013Il verbo del bomber. Profetico, prudente, velato di genuino ottimismo: Matteo Chioetto sale in cattedra, passando in rassegna la stagione sin qui trascorsa. Le sue parole profumano d’ambizione, come non potrebbe essere altrimenti. La sua analisi è dettagliata, figlia della positività più sincera. Lo impone la classifica, lo impone un trend da assoluta primatista. Come lo scorso anno, l’Aurora brilla di luce propria, apprestandosi a recitare la parte della sorpresa, della nota lieta che non ammette stonature. Il crocevia della stagione sarà domenica: trasferta a Tezze, nella tana di una delle squadre più toste e più difficili da affrontare. Ad ammetterlo è lo stesso centravanti:
“Sì, domenica per noi è una partita quasi decisiva. Se cogliamo tre punti a Tezze, possiamo veramente dire la nostra per la lotta al primo posto. E non aggiungo altro: parlare troppo non serve. Concentriamoci sul campo, domenica sarà fondamentale”.
Prima del derby, poi vinto, l’Aurora stava iniziando il proprio ciclo vincente. Ora siete la sorpresa del girone: cosa vi ha permesso una simile risalita?
“Una mano enorme ce l’hanno data gli innesti: De Battisti e Polo in mezzo al campo hanno fatto e faranno la differenza. Sono due giocatori d’altra categoria, fondamentali per il gruppo e per la fisionomia della squadra. Poi dico la compattezza, arrivata forse in ritardo, ma in tempo per dare una svolta al campionato”.
Mancava l’amalgama nelle prime giornate un po’ stentoree?
“Sì, tanti buoni nomi non portano al risultato certo. Bisogna essere una squadra, in tutto e per tutto. Sotto questo punto di vista siamo stati carenti, nonostante l’impegno di tutti. Ora abbiamo voltato pagina, e vogliamo continuità di risultati”.
Sei al primo anno con la maglia dell’Aurora. Il tecnico Di Paola ne è il mentore da ormai tre anni: da bomber navigato, diamo un giudizio. Il binomio Di Paola-Aurora funziona ancora?
“Sì, e bene. Non nascondo che ci sono stati momenti difficili, specialmente dopo la sconfitta contro il Chiampo Arso. Abbiamo parlato moltissimo all’interno dello spogliatoio, quello che doveva uscire è uscito. Da lì, tolte le scorie, abbiamo capito di avere la massima fiducia da parte sua, e noi abbiamo dimostrato di tenere al nostro allenatore. C’è grande stima e un ottimo rapporto: perciò sì, il binomio funziona ancora”.
Dovessi dare un giudizio ai tuoi compagni, chi citeresti?
“Non farei un nome particolare, direi che il nostro punto di forza è l’integrazione tra i vecchi e i giovani, e la capacità di tutti di mettersi a disposizione dell’allenatore e dei compagni. I numeri lo dimostrano, e non dobbiamo dimenticarci che qui, davvero, tutti siamo indispensabili alla causa”.
Uno sguardo al campionato: la favorita?
“L’Hellas Monteforte, chi vince ha sempre ragione. Al momento sono in testa, perciò i maggiori candidati, anche guardando la rosa, sono loro”.
Per un eventuale play-off, chi vedi in lizza? Temi qualcuno in particolare?
“No, sono tutte forti. Si giocheranno un posto agli spareggi le sei squadre sotto l’Hellas Monteforte, e al momento non mi sbilancio in un pronostico, c’è ancora troppo equilibrio”.
Concludiamo, Matteo. Alla luce della tua esperienza in Prima Categoria, in cui militi da una vita con grande profitto in zona goal, cosa servirà all’Aurora per restare nel gruppo di testa?
“Mantenere un approccio vincente sia negli allenamenti che nella partita. Oltre alla condizione atletica farà la differenza la testa. Sarà fondamentale non perdere di vista quelli che sono i nostri valori e rimanere con lo stesso spirito fino alla fine. Poi nel calcio c’è sempre incertezza: cosa succederà non lo posso prevedere. Però certo, fino alla fine proveremo a restare nel giro che conta, ce lo meritiamo ed è nelle nostre possibilità”.
Nella foto in alto: Alberto Cantachin, uno degli elementi di maggior esperienza dell’Aurora