Avesa piange Giovanni Bottona. Uomo leale e maestro di calcio. Una brutta malattia se l’è portato via troppo presto. Gianni (nella foto in alto a destra), 61 anni, ha trascorso una vita all’Hellade San Marco Avesa. Calciatore elegante, allenatore attento e gioviale. Per molto ragazzi che si sono avvicinati timidamente al mondo del calcio è diventato di fatto un secondo padre. Figura insostituibile all’interno del club rossoblu, ha consegnato se stesso al ruolo di insegnante di vita. La sua massima aspirazione: mandare in campo la gioia di vivere dei suoi ragazzini. Ha visto crescere generazioni. Per scelta si è dedicato all’allenamento di Primi Calci e Pulcini. Per lui il calcio rappresentava divertimento allo stato puro. Ha donato il suo sorriso a tutti. Carezze e buoni consigli distribuiti a ragazzini che pendevano letteralmente dalle sue labbra. Il calcio spiegato ai suoi piccoli figli è diventato missione di tutti i giorni. Portata avanti fino a quando gli è stato possibile scendere in campo con tuta e scarpini perfettamente tirati a lucido. Voleva essere lui il primo esempio. Il dolore che scuote l’ambiente avesano, e non solo, è profondo. Nell’anno del Centenario, la società rossoblu perde uno dei suoi rappresentanti più carismatici, ma consegna alla memoria il ricordo di un uomo generoso e disponibile con tutti