Bardolino tutto cuore, la salvezza vale lo scudetto. Il diesse Molignoni: “Ci sono le qualità per mantenere la categoria”
by Redazione Calcio Dilettante Veronese 24 Dicembre 2014Coltello tra i denti. Il Bardolino non molla la presa. L’Eccellenza, era risaputo, è campionato per pochi eletti. Duro, incerto, combattuto, imprevedibile. Il più complesso di tutti: basta il nome a descriverlo in un’istantanea. I lacustri, ripescati dopo i play-off dello scorso anno, hanno dimostrato di poterci stare. Il complesso è buono, lo spessore tecnico promettente, l’esperienza, fondamentale in categorie così, non manca di certo, anche se in pochi hanno calcato l’Eccellenza per anni. Purtroppo, un equilibrio vero e proprio, in fatto di risultati, non è ancora stato trovato. L’undici di Brentegani alterna pesanti scoppole a vittorie inaspettate, ma non è questo ciò che conta.
Dal lato prettamente prestazionale la convinzione d’aver le carte in regola c’è tutta. La differenza, nel bene e nel male, l’hanno fatta i particolari, e dopo la chiusura del mercato dicembrino, da definirsi per i lacustri quanto meno soddisfacente, i presupposti per sperare di ripetere l’andata, centrando dunque l’agognata salvezza che varrebbe uno scudetto, ci sono tutti. Ne è convinto il diesse del Bardolino Calcio, Cristian Molignoni.
“Dobbiamo ritenerci soddisfatti – spiega – abbiamo affrontanto a viso aperto e con buoni risultati la nuova categoria senza aver stravolto la rosa. Abbiamo giocato con gran parte del gruppo dello scorso anno, dimostrando di poterci stare eccome in Eccellenza. Questo è un dato confortante”.
Molignoni, in cuor suo, sa che la lotta-salvezza è ancora tutta da scrivere.
“Le prime partite per noi saranno quasi proibitive – prosegue – mi auguro di non dover far fronte ad un tracollo. I ragazzi lavoreranno bene in questa pausa e il tecnico avrà tempo e modo di far integrare i nuovi innesti. Giochiamo per la salvezza diretta, ma sarà dura. Se commettiamo errori veniamo puniti: questa è la lezione che ci ha dato l’Eccellenza. Certi sbagli non possiamo permetterceli”.
In tre per il titolo. Molignoni, la lotta per il primato la descrive ancora apertissima.
“Da gennaio si gioca un altro campionato – conclude – il Campodarsego è davanti ma gestire il vantaggio con due inseguitrici come Adriese e Cerea è molto difficile. Il primato se la giocheranno loro tre, non c’è una favorita. Sono però discorsi che non ci riguardano. Noi badiamo alla salvezza, gli obiettivi altrui non ci interessano”.