Bomber Molini ridà linfa all’Hellas Monteforte. L’attaccante: “Ci vuole più fame”
by Redazione Calcio Dilettante Veronese 8 Ottobre 2013Finalmente il primo ruggito. Blitz a Sona, torna il sorriso. Tre punti in saccoccia: il cielo si fa più sereno. Una liberazione, per l’Hellas Monteforte. Partito con l’etichetta di corazzata, l’undici di Mantovani ha invece patito lo scotto del salto di categoria.
Partenza balbettante, poche certezze, risultati che non soddisfano. La Promozione è un’altra storia: è tempo di lasciarsi alle spalle la cavalcata dello scorso anno. Non si può vivere di ricordi. A Monteforte l’hanno capito ben presto.
Ora però, la strada potrebbe farsi in discesa. Una prospettiva interessante, per i colori biancoverdi. Pensare positivo si può, soprattutto con una rosa come quella messa a disposizione a Totò Mantovani. La vittoria ritrovata può essere la spinta che ci voleva. La classica svolta, dopo la quale tutto diventa possibile.
Mattatore e artefice del primo hurrà montefortiano è il bomber Mattia Molini, uno dei protagonisti principali della promozione ottenuta lo scorso anno. Doppietta d’autore, il tabellino finalmente si sporca d’inchiostro.
“Era la vittoria che volevamo da tempo. Sofferta, ma importantissima. Questi tre punti ci danno morale, la rosa è buona, possiamo solo migliorare”.
Cos’è mancato all’Hellas Monteforte nelle prime giornate?
“Probabilmente abbiamo faticato più del previsto a trovare la giusta coesione tra i reparti, e forse ci è mancata anche un po’ di “fame” in certi frangenti, che ci avrebbe permesso di avere sicuramente qualche punto in più”.
Come valuti l’ambientamento in categoria?
“Non è stato facile, il salto di categoria c’è e si vede in tante piccole cose, soprattutto per una società giovane come la nostra che non ha mai militato in certi campionati, ma ci stiamo applicando per imparare in fretta”.
I giovani sono una variabile fondamentale: qual è la tua opinione sui giovani inseriti nella vostra rosa?
“Sì questa è un’altra grande differenza con la Prima Categoria, noi abbiamo dei giovani talentuosi e che si impegnano tanto durante la settimana, ma come tutti i ragazzi hanno bisogno di tempo e di giocare con una certa continuità per trovare sicurezza in se stessi, stanno crescendo di partita in partita”.
Diamo i giudizi. Pregio e difetto dell’Hellas neopromosso dopo 6 giornate.
“Il pregio direi di essere stati sempre uniti e di esserci allenati sempre con maggior intensità anche in settimane in cui magari le prestazioni domenicali non erano delle migliori, il difetto quello di cui parlavo prima, ci è mancata un po’ di fame e di cattiveria per riuscire a portare a casa qualche risultato a portata di mano”.
Uno sguardo ai singoli: chi può e deve far la differenza?
“Il gruppo, senza giri di parole. È una risposta scontata, siamo una squadra neopromossa con tanto da imparare, e a maggior ragione dovremo puntare tutto sulla coesione del gruppo, l’unità di intenti ed aver ben chiaro quello che dobbiamo fare in ogni momento, poi è logico che dagli uomini di maggior qualità ed esperienza ci si aspetta sempre qualcosa in più, ma non faccio nomi”.
Concludiamo: obiettivo stagionale?
“Senza dubbio la salvezza il prima possibile, dovrà essere il nostro unico pensiero ogni volta che scendiamo in campo”.