Botta e risposta: Caurla viaggia dentro all’universo Virtus: “Il nostro futuro? E’ adesso…”
by Calcio Dilettante 12 Dicembre 2010Parole, tante parole. Pensieri in agitazione. Il suo mondo è in fermento. Davide Caurla, guardiano del fortino Virtus racconta e si racconta. Nel suo universo dipinto oggi di rossoblù c’è spazio per una lunga confessione. Il difensore ideale?«Un misto fra Nesta e Materazzi». La donna ideale? «Manuela Arcuri» Fidanzato? «Single». Le impressioni sulla Virtus? «Decisamente buone». Le squadre in cui hai giocato? «Dieci anni di settore giovanile di Chievo, quattro in C2 col Montichiari, serie D con Palazzolo sull´Olio, Salò, Castelgoffredo, Trento e Domegliara». Lavori anche? «No». Il giocatore più forte che hai incontrato? «Mirtaj quand´era a Teramo, Soncin con la Sambenedettese, Floccari col Faenza». Personaggio dello sport? «Ibrahimovic». L´allenatore migliore? «Lorini, l´ho avuto alla Primavera del Chievo». Ex compagni di Chievo diventati professionisti? «Garzon, Succi, Zoboli, Corradi». Squadra del cuore? «Verona». Piatto preferito? «Lasagne al forno» La macchina dei sogni? «Porsche bianca». La sua macchina attuale? «Una Mazda 6 grigia».
L´ultimo viaggio? «Quest´estate a Lignano e Jesolo». Quello dei suoi sogni? «In Grecia». Il miglior amico? «Diversi, tutti del mio paese». Dove abita? «A Caprino». Titolo di studio? «Tre anni di grafico pubblicitario». Materia preferita? «Neanche una». Quella che odiava? «L´inglese». Dove finisce in campionato la Virtus? «Non ne ho la piu pallida idea, non mi piace molto guardare oltre la partita della domenica». Il modulo di gioco ideale? «Il 4-4-2». Spagna o Inghilterra? «Spagna». Il miglior giocatore al mondo? «Maradona». Quello attuale? «Messi».