BOTTA E RISPOSTA/Menegotti alla ricerca della Concordia
by Calcio Dilettante 28 Settembre 2012Marzio Menegotti e il Concordia. Matrimonio estivo, storia recente, che unisce l’umiltà di un tecnico emergente a una rosa interessante, figlia di un oculato rinnovamento. La sinergia tra il sodalizio del presidente Giavoni e l’ex tecnico del San Giovanni procede spedita, e l’andamento della “Viola” di casa nostra rispetta in pieno gli obiettivi previsti dal progetto societario. La squadra gioca, l’impianto comincia ad intravedersi, e non mancano le individualità. A placare gli entusiasmi però, è lo stesso Menegotti, il quale ammonisce:
“ Siamo una buona squadra ma dobbiamo crescere. Siamo carenti nella fase di non possesso e fatichiamo a mantenere la concentrazione per tutti i 90’. Dobbiamo lavorare sulle nostre lacune, e i ragazzi lo sanno ”.
Mister, dopo un mese e mezzo di lavoro qual è la sua impressione sulla squadra?
“ Non male, la rosa è buona e ne sono consapevole. Ci sono le basi per cercare di ottenere il risultato attraverso il gioco, ed è quello che volevo ”.
Prima parlava di carenze, ora concentriamoci sui pregi: quali sono i vostri punti di forza?
“ L’equilibrio e l’intercambiabilità. I ragazzi si equivalgono, non c’è la prima donna e la riserva di nome e di fatto. Il gruppo è ben assortito e questo è il nostro pregio, che ci potrà consentire di giocare con più serenità nei momenti di difficoltà, come quando capiterà di avere delle defezioni”.
Dia un giudizio sulle prime uscite ufficiali del Concordia.
“ Siamo partiti come speravo, abbiamo avuto un buon impatto sia con la Coppa che con il campionato. C’è l’approccio giusto, e sono contento di quanto ho visto sul campo ”.
Parliamo delle zone alte: chi per lei ha le carte in regola per puntare alle prime posizioni?
“ Dico Salionze, Grezzana e San Zeno per l’esperienza dei suoi giocatori ”.
La sorpresa, chi potrebbe essere?
“ Il Parona ”.
Concludiamo tornando a voi: conferma l’obiettivo salvezza da raggiungere il prima possibile?
“ Sì non abbiamo grosse pretese. L’obiettivo è la salvezza anticipata, da ottenere attraverso un buon calcio: questo è un pallino personale. Raggiunta quella, modificheremo gli obiettivi, prima però è inopportuno parlarne, meglio rimanere coi piedi per terra ”.
Riccardo Perandini