Non poteva non esserci in quella A1 conquistata anche grazie alle sue accelerazioni e ai tanti gol della passata stagione. Come quello decisivo su rigore a tempo scaduto contro il Pesarofano. Roba da cuori forti, roba da capitano. Rudnei Tres sarà anche quest’anno al Palaolimpia a guidare la squadra gialloblù: una conferma arrivata a mercato ormai avanzato ma su cui pochi avevano dubbi visto il legame tra il talento brasiliano e la società di Luigi e Massimo Gianmoena. La volontà è sempre rimasta quella di vestire la maglia del Verona, e di proseguire un rapporto che ha dato a entrambi tantissime soddisfazioni. «Sono contento di essere rimasto al Verona per un’altra stagione non so se sono arrivate richieste per me da altre società e non ho nemmeno chiesto alla dirigenza scaligera, perché a me piace stare qui a Verona e ci voglio rimanere». Un tassello fondamentale capace di accelerazioni devastanti, giocate, gol e copertura, anche se in A1 sarà tutta un’altra storia rispetto al passato. «Siamo rimasti gli stessi, dovremo dimostrare di valere anche questa categoria. E’ arrivato un giocatore bravo e di esperienza come Matheus, in più ci sono alcuni giovani di valore, sappiamo che è un campionato molto difficile ma questo gruppo può fare ancora molto». Con il suo capitano davanti a tutti, naturalmente con il 7 sulle spalle. «Quello è un numero particolare per me, l’avrò anche quest’anno e spero che mi porti la stessa fortuna dello scorso campionato. Secondo me i favoriti alla vittoria finale sono Marca, Lazio e Asti – confida Tres quando gli si chiede un pronostico sulla stagione – per quanto riguarda la salvezza invece è difficile dire adesso perché ci sono delle squadre che si rinforzeranno durante il campionato. Ora come ora però vedo Venezia, Napoli, Bologna e Verona che dovranno lottare per non retrocedere».